Un altro pareggio, il secondo di fila, a sancire un momento di difficoltà acclarato con San Siro a fischiare al termine dell'ennesima partita deludente. L’Inter di Inzaghi (sette punti nelle ultime sette partite) non sa più vincere in campionato e si ritrova terza in classifica senza più il potenziale vantaggio della partita ancora da recuperare contro il Bologna. A San Siro finisce 1-1 il match contro la bella Fiorentina di Italiano - in piena corsa per l’Europa - che sfiora l’impresa dopo il vantaggio di Torreira recuperato poco dopo da un colpo di testa vincente di Dumfries. La partita è spettacolare, divertente ed equilibrata fino alla fine con un’Inter “tradita” dalle sue punte Dzeko e Lautaro (sostituite nella ripresa) e da uno stato di forma ancora piuttosto approssimativo.
Le scelte degli allenatori
Inzaghi non può contare su De Vrij e scala Skriniar al centro inserendo D’Ambrosio. Brozovic ancora fuori, in regia c’è Calhanoglu con Vidal e Barella a supporto. Dumfries torna titolare. Italiano preferisce Venuti a Odriozola sulla destra e schiera Duncan al posto dell’indisponibile Bonaventura. In avanti il duo Piatek-Nico Gonzalez.
Primo tempo divertente ma mancano i gol
La partita è molto equilibrata e divertente. La squadra di Italiano gioca senza alcun tipo di timore reverenziale ed aggredisce l’Inter nei primi venti minuti tanto da non permettere agli avversari di superare la propria metà campo. I padroni di casa soffrono moltissimo la velocità e le verticalizzazioni dei viola che sfiorano il vantaggio prima con Nico Gonzalez e poi con Saponara, in entrambe le occasioni è decisivo Handanovic. Dopo l’iniziale sofferenza, la squadra di casa comincia a prendere le misure riorganizzando il suo gioco, provando a sfruttare maggiormente la spinta sulla fascia di Dumfries. Il problema di Inzaghi è lo stato di forma piuttosto precario dei suoi e l’assenza del cervello della squadra, Brozovic, rimpiazzato da un Calhanoglu in evidente difficoltà. Al 32’ però è Vidal a sfiorare il vantaggio con un ottimo inserimento sul primo palo ma una scarsa lucidità al momento di calciare in porta. Cinque minuti dopo è Dzeko ad avventarsi su un palla vagante in area viola senza però trovare la gioia del gol per l’ottima uscita di Terracciano che salva la sua squadra. E’ il momento migliore dell’Inter che però in contropiede rischia di capitolare. Al 40’ Lautaro trova il gol sfruttando al meglio un tiro cross di Dumfries ma l’arbitro Chiffi annulla per un evidente fuorigioco di partenza dell’attaccante argentino. E’ l’ultimo brivido di un primo tempo vibrante ma senza reti.
Ripresa, Dumfries risponde a Torreira
La ripresa riparte a mille con un ritmo sempre elevatissimo. L’Inter parte a razzo con una doppia occasione prima con Vidal e poi con Barella ma prima un super Terracciano e poi la mira imprecisa dell’azzurro non permettono ai padroni di casa di sbloccare la gara. L’obiettivo invece riesce alla Viola che al 50’ trova il vantaggio grazie a Torreira, bravissimo nell’anticipare Barella e nel trovare il tocco vincente su un cross perfetto di Nico Gonzalez. L’1-0 subìto stordisce l’Inter che accusa il colpo ma riesce comunque a reagire da grande squadra. Il grande cuore nerazzurro viene premiato cinque minuti dopo con la rete del pari realizzata da Dumfries, straordinario nel decollare sopra Biraghi e infilare di testa il gol dell’1-1 su cross di Perisic. La partita continua a regalare spettacolo e continui capovolgimenti di fronte. Entrambe le squadre vogliono la vittoria, consapevoli che il pari non servirebbe a nessuno. Dieci minuti dopo il gol di Dumfries Lautaro Martinez finisce a terra in area viola inducendo l’arbitro Chiffi a fischiare il penalty. La scelta viene poi cambiata dopo un consulto con il Var. Piatek subito dopo di testa non trova la porta di poco. A metà ripresa arrivano i cambi con Inzaghi che rivoluziona l’attacco togliendo Dzeko e Lautaro per inserire Correa e Sanchez. Poco dopo tocca anche a Dimarco e Gosens. Italiano cambia solo un giocatore inserendo Ikone per Saponara. I ritmi calano, la stanchezza comincia a mordere le gambe e la testa delle due squadre. Nell’ultimo quarto d’ora si va avanti per inezia con l’Inter che nel finale costruisce due importanti occasioni prima con Barella e poi con Sanchez. In entrambe le circostanze è la mira sbagliata a condannare i nerazzurri. Sono gli ultimi sussulti di un match divertente terminato con un pareggio che serve poco ad entrambe le squadre. I fischi finali di San Siro sanciscono un momento di evidente difficoltà per Inzaghi: la sua Inter nelle ultime sette partite di campionato è riuscita a vincere solo una volta. Troppo poco per poter coltivare sogni scudetto. E alla ripresa del campionato ci sarà il big match dello Stadium contro la Juve.