Rivoluzione arbitri: tutte le novità legate al fuorigioco

Mentre la Uefa rende operativo subito il SAOT (Semi Automated Offside Technology), Maria Sole Ferrieri Caputi la prima a dirigere in A: un cambiamento anche culturale
Rivoluzione arbitri: tutte le novità legate al fuorigioco© ANSA
Edmondo Pinna
4 min

Rivoluzione. D’idee, prima ancora che tecnica. Di mentalità, senza guardare all’avanzata della tecnologia che ha portato il fuorigioco semiautomatico in Europa prima ancora che al Mondiale invernale di Qatar 2022 (Supercoppa Uefa, Champions League). Rivoluzione generazionale, che ha un doppio nome e un doppio cognome. Maria Sole Ferrieri Caputi è (stata) e sarà l’oggetto dell’attenzione nell’immediato e per il futuro. Nel tentativo di recuperare l’enorme divario che ci separa da altre “big” del vecchio continente (la Francia con la Frappart inarrivabile), l’Italia ha accelerato un processo comunque inevitabile. Fidandosi del giudizio di chi, per il secondo anno di fila, guiderà gli arbitri della CAN, Gianluca Rocchi, il designatore gradito alla Figc: «Alle squadre interessa l’arbitro bravo, non se sia uomo o donna».

Rivoluzione donne

E se Maria Sole è arrivata nel gruppo d’élite del calcio italiano dopo sole 23 partite di serie C (pensate che i suoi compagni di viaggio arrivati alla CAN quest’anno ne hanno 74 di media) «non è per un errore, ma perché lo merita». Il suo viaggio è già stato programmato sin dalla partenza, sembra sia (quasi) certificata la data d’esordio in serie A, in autunno prima della sosta per Qatar 2022, se non un paio di settimane prima. L’idea del «lei non può perché non la vogliamo», oppure «datti al pattinaggio artistico», quello che s’è sentita ripetere spesso (e nella versione più gentile) prima di arrivare nei campionati professionistici, è stata sgretolata in breve tempo, le barriere appartengono solo all’idea (sbagliata) che si sta dissolvendo nel tempo. La Ferrieri Caputi, arbitro donna (e non arbitra, come lei stessa ha detto spesso) è pronta ad affrontarla con il suo mantra: «Leale, corretta con tutti, forte mentalmente, resistente, resiliente, autorevole, empatica». Buon viaggio...

Novità tecniche

Ci saranno (poche) novità, invece, da un punto di vista tecnico per Orsato (resta, a 46 anni, il decano dei nostri direttori di gara con 259 gare) e compagni (50 in tutto). In attesa che la Federcalcio (d’accordo con la Lega) sdogani anche in Italia il SAOT (Semi Automated Offside Technology), 29 punti-data per ogni singolo giocatore per 50 volte al secondo da 12 telecamere. La più rilevante, recependo una recente disposizione dell’Ifab (l’International Board), riguarda sempre il fuorigioco, in particolare i concetti di «giocata» (ovvero il gesto che rimette in gioco l’avversario in posizione di offside) e di «deviazione» (in questo caso, sempre fuorigioco punibile). Per avere una «giocata», il giocatore deve avere il controllo del pallone con la possibilità di: a) passare il pallone ad un compagno; b) ottenere il possesso del pallone; c) respingere la palla (ad esempio calciandola o di testa). Dunque, tutti gli interventi che prevedono, ad esempio, cercare il pallone provando ad allungare una gamba o sfiorandola di testa verranno derubricati immediatamente a deviazione, senza considerare i gesti istintivi. Conterà molto la volontarietà, e non sfuggirà alla nuova interpretazione anche il fallo di mano: quelli “punibili” con il rigore, diventano immediatamente giocate, dunque in caso di vantaggio verrà convalidato il gol.

Portiere e rigori: la novità

Poco altro da segnalare, la circolare n. 1 (quella che dà il via alla nuova stagione, spiegando le nuove disposizioni) è - quest’anno - abbastanza asciutta. L’unica novità è la posizione dei piedi del portiere sui calci di rigore: fino al 30 giugno, almeno un piede doveva essere sulla (o sopra la) linea di porta. Dal primo luglio, può averla anche dietro la linea, visto che quella che veniva vista come una infrazione in realtà non portava ad alcun vantaggio.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie A, i migliori video