Napoli-Milan, per Garcia e Pioli è la partita spartiacque

I successi su Verona e Union Berlino non hanno fugato le perplessità sull'involuzione del gioco dei partenopei; le sconfitte con Juve e Psg hanno reso delicato il momento dei rossoneri. Gli uni e gli altri non possono perdere
Xavier Jacobelli
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Apparentemente, sta meglio Garcia. Ha vinto a Verona, ha vinto a Berlino, ha puntellato una panchina sulla quale, dall'inizio della stagione siede suo malgrado il convitato di pietra Spalletti poiché il paragone fra il Napoli di Luciano e questo Napoli accompagna ogni esibizione dei Campioni d'Italia, la cui involuzione sotto il profilo del gioco è sotto gli occhi di tutti. Certo, al contrario di Garcia, in questi giorni PIoli si è lasciato alle spalle due sconfitte che bruciano: in sole settantadue ore, la Juve e il Psg hanno incrinato la serenità dei rossoneri che pagano in primis la discontinuità di rendimento del caracollante Leao, sinora vanamente atteso a exploit in Champions, sempre auspicati e mai compiuti.

Il digiuno di Giroud e l'assenza di Osimhen

E poi c'è la questione centravanti: Giroud, 37 anni, è uno stoico, ammirevole stakanovista, tuttavia non si può pensare né tantomeno pretendere che da solo sopporti il peso dell'attacco per l'intera stagione. Peraltro, il francese non segna da 8 partite di fila, fra Serie A ed Europa e questa è la striscia più negativa da quando, nel 2021, è approdato a Milano. Il guaio, per il Milan è che Jovic ha giocato 158 minuti e non ha ancora segnato; Chukwueze di minuti ne ha raggranellati 290, ma pure lui è ancora a digiuno; Okafor ha contato 254 minuti in campo e 2 reti all'attivo; Leao, invece, di gol ne ha realizzati appena 3 in 918 minuti; Pulisic 4 in 804 minuti. È tutto troppo poco per un attacco che doveva fare la differenza, ma, sinora, è in sofferenza. Il Napoli ha ritrovato Kvaratskhelia, liberato da Raspadori che, in assenza di Osimhen, gioca nel ruolo a lui più congeniale, non dovendo più fare né il trequartista né rinculare a centrocampo. Comunque vada al Maradona, un fatto è certo: siamo solo alla decima giornata, eppure, fra Napoli e Milan nessuno può permettersi il lusso di perdere.


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