Quinta squadra in Champions: ci siamo quasi. La situazione aggiornata

L'Italia è un testa nel ranking stagionale Uefa: tutti gli scenari possibili

Siamo in fuga. L’Italia ha portato 7 squadre su 7 agli ottavi delle coppe e dopo l’ultimo turno si conferma in testa al ranking stagionale Uefa con 15.571 punti. La 1ª e la 2ª di questa graduatoria avranno 5 squadre nella prossima Champions anziché 4. Dietro l’Italia, al momento, ci sono Germania, Inghilterra, Francia, Spagna, Rep. Ceca, Belgio, Turchia, Portogallo e Olanda. Tutti, tranne noi, hanno perso qualcosa in questi mesi: sono già uscite due tedesche e due inglesi, francesi e spagnoli ne hanno salutate tre; portandone 4 o 5 ai quarti, o un paio nelle semifinali, il posto extra per l’Italia sarebbe blindato. Ogni vittoria, pareggio o passaggio del turno porta punti: più squadre avanzano, più la federazione ci guadagna. È un gioco di squadra.

La nuova Champions: come funzionerà

La fase a gruppi delle coppe va in pensione dopo 20 anni: Champions, Europa League e Conference dal 2024-25 saranno infatti a girone unico e cresceranno tutte da 32 a 36 squadre. In riferimento alla massima competizione, con la nuova formula le squadre verranno divise in 4 fasce basate sul ranking (non basterà vincere il proprio campionato per essere in prima fila) ma saranno inserite in una classifica complessiva. Nella fase iniziale del torneo ciascun club giocherà 8 gare (anziché 6) sorteggiate, al termine delle quali si conosceranno le qualificate alla fase a eliminazione diretta: le prime otto della graduatoria avanzano agli ottavi da teste di serie, le squadre dal 9° al 24° posto accedono agli spareggi e quelle dal 25° al 36° vengono eliminate senza retrocedere nella competizione inferiore. Già dalla prima fase sono possibili i derby, ma solo tra club di Paesi che hanno qualificato almeno quattro squadre. Per rispondere ai progetti della Superlega, la nuova SuperChampions vedrà lievitare i premi: l’Uefa stanzierà 2,5 miliardi, 480 milioni in più rispetto a oggi; cresceranno i ricavi relativi alla partecipazione e ai risultati, diminuiranno quelli del market pool. I 480 milioni sono frutto di questo calcolo: +180 di partecipazione, +350 di risultati e -50 di market pool. La partecipazione varrà 680 milioni, i risultati 950 e il market pool 850. Totale: 2,5 miliardi di cui sopra.


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Il sogno: 11 squadre italiane in Europa. Lo scenario possibile

La Serie A qualifica in Europa, a regime, 7 squadre: le prime 4 in Champions, la quinta e chi conquista la Coppa Italia in Europa League e la sesta in Conference. Con la quinta formazione nella massima competizione, lo scenario cambierebbe così: dalla 1ª alla 5ª in Champions, la 6ª e la vincitrice del trofeo nazionale in Euroleague e la 7ª in Conference. Come sempre, vale la regola aurea della Coppa Italia: se chi la conquista è già qualificata in Europa tramite il campionato (come l’Inter nel 2023), si libera un ulteriore posto per la settima (a giugno sarebbe stata la Juve, al netto della squalifica che ha promosso la Fiorentina). Ma esiste anche una prospettiva clamorosa, cioè che le italiane nella prossima stagione europea siano addirittura 11: 5 in Champions, 2 in Europa League, 1 in Conference e poi altre 3 con un tris di successi nelle coppe abbinato alla condizione che le tre in trionfo non abbiano già un pass. In caso di arrivo di due squadre a pari punti in A, per determinare le posizioni valgono i seguenti criteri: punti negli scontri diretti, differenza reti negli scontri diretti, differenza reti generale, reti totali e sorteggio. Se a pari punti sono in tre si stila la classifica avulsa. 


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Siamo in fuga. L’Italia ha portato 7 squadre su 7 agli ottavi delle coppe e dopo l’ultimo turno si conferma in testa al ranking stagionale Uefa con 15.571 punti. La 1ª e la 2ª di questa graduatoria avranno 5 squadre nella prossima Champions anziché 4. Dietro l’Italia, al momento, ci sono Germania, Inghilterra, Francia, Spagna, Rep. Ceca, Belgio, Turchia, Portogallo e Olanda. Tutti, tranne noi, hanno perso qualcosa in questi mesi: sono già uscite due tedesche e due inglesi, francesi e spagnoli ne hanno salutate tre; portandone 4 o 5 ai quarti, o un paio nelle semifinali, il posto extra per l’Italia sarebbe blindato. Ogni vittoria, pareggio o passaggio del turno porta punti: più squadre avanzano, più la federazione ci guadagna. È un gioco di squadra.

La nuova Champions: come funzionerà

La fase a gruppi delle coppe va in pensione dopo 20 anni: Champions, Europa League e Conference dal 2024-25 saranno infatti a girone unico e cresceranno tutte da 32 a 36 squadre. In riferimento alla massima competizione, con la nuova formula le squadre verranno divise in 4 fasce basate sul ranking (non basterà vincere il proprio campionato per essere in prima fila) ma saranno inserite in una classifica complessiva. Nella fase iniziale del torneo ciascun club giocherà 8 gare (anziché 6) sorteggiate, al termine delle quali si conosceranno le qualificate alla fase a eliminazione diretta: le prime otto della graduatoria avanzano agli ottavi da teste di serie, le squadre dal 9° al 24° posto accedono agli spareggi e quelle dal 25° al 36° vengono eliminate senza retrocedere nella competizione inferiore. Già dalla prima fase sono possibili i derby, ma solo tra club di Paesi che hanno qualificato almeno quattro squadre. Per rispondere ai progetti della Superlega, la nuova SuperChampions vedrà lievitare i premi: l’Uefa stanzierà 2,5 miliardi, 480 milioni in più rispetto a oggi; cresceranno i ricavi relativi alla partecipazione e ai risultati, diminuiranno quelli del market pool. I 480 milioni sono frutto di questo calcolo: +180 di partecipazione, +350 di risultati e -50 di market pool. La partecipazione varrà 680 milioni, i risultati 950 e il market pool 850. Totale: 2,5 miliardi di cui sopra.


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