Il botta e risposta integrale tra Carlo Pacifici e Le Iene
Roma: Presidente, perché lei prima dice agli arbitri chi ha le prove si faccia avanti…
Pacifici: Si.
Roma: …e poi, quando noi chiediamo di intervistare degli arbitri che hanno delle prove schiaccianti di irregolarità, lei gli impedisce di parlare con noi?
Pacifici: Ma veramente no. Io smentisco questa cosa.
Roma: Noi abbiamo chiesto ufficialmente un’intervista a Minelli e Baroni e lei, tramite la sua associazione, l’Aia, ha risposto con un bel no, “no, non potete parlare”.
Pacifici: Assolutamente…
Roma: Ma come è possibile? Ma è questa la trasparenza?
Pacifici: Assolutamente, non è così. Loro possono parlare tranquillamente delle loro vicende. Eravamo sotto partita, loro erano impegnati. Il no era perché erano sotto partita sotto gara. Probabilmente c'è stato un fraintendimento.
Roma: “Abbiamo sottoposto la sua richiesta alla presidenza Aia che, in considerazione dell'esposto effettuato a seguito di quanto riportato dalla trasmissione in oggetto, al momento non ritiene di concedere autorizzazione”. Cioè, nella vostra risposta non è che si dice non potete parlare perché siete sotto gara. Allora perché non gli ha dato l'autorizzazione?
Pacifici: Gliela do io adesso.
Roma: Grazie.
Pacifici: Nessun problema. Noi siamo aperti, non ci nascondiamo, per me la trasparenza…
Roma: Loro non si nascondono. Però peccato che la prima volta gli hanno risposto di no.
Pacifici: No, c'è stato un fraintendimento. Io non ho risposto assolutamente di no.
Roma: “Non ritiene di concedere autorizzazione”, questa risposta sembra un no. Il presidente li autorizza?
Pacifici: Sì, senza problemi
Roma: Lei cosa risponde?
Pacifici: Mi dispiace perché come presidente dell'Aia ho messo al primo posto trasparenza e comunicazione.
Roma: Così tanta trasparenza che quando chiediamo di intervistare due arbitri che hanno prove schiaccianti di irregolarità, l'intervista, in prima battuta, non viene concessa.
Pacifici: Ma le prove le portino. Non abbiamo niente da nascondere.
Roma: Allora forse abbiamo mal interpretato noi.
Pacifici: Sì, probabilmente sì, oppure ci siamo mal interpretati noi.
Roma: …volevo chiederle…
Pacifici: Sì.
Roma: …parlando di Baroni, Minelli…
Pacifici: Sì.
Roma: Non è che sono stati poi reintegrati magicamente in serie A perché avevano le prove che il comitato aveva attestato falsamente in un verbale che andava riconfermato?
Pacifici: La vicenda è di quattro anni fa e quindi io non l'ho seguita direttamente.
Roma: Ma come mai questa magia improvvisa?
Pacifici: Io questo non glielo so dire.
Roma: Non è perché, magari, avevano in mano le prove che il famoso verbale del Comitato del maggio ‘21 attestava il falso?
Pacifici: Ma questo non glielo so dire, non conosco nei dettagli la situazione relativa all'indagine della magistratura.
Roma: Ma è possibile che i vertici del comitato dell'Aia all'epoca abbiano dichiarato il falso?
Pacifici: Questo non glielo so dire perché non c'ero.
Roma: Non c'era, però un giudizio se lo può fare.
Pacifici: Noi siamo rispettosi delle regole.
Roma: Forse quell'anno un po’ meno.
Pacifici: Non lo so, Può darsi.
Roma: Uno si chiede, da tifoso, da sportivo. Ma che succede? Non è grave che i vertici arbitrali salvino un arbitro che non doveva essere salvato e mandino a casa gli arbitri che dovevano confermare la loro attività?
Pacifici: Io sono sempre per la meritocrazia. Probabilmente qualche cosa non è andata a buon fine. Ecco, questo sì.
Roma: Questo sicuramente, a tal proposito, in quel comitato che avrebbe dichiarato una cosa falsa facevano parte Zaroli, che è l'attuale vicepresidente, e anche Archinà, che oggi fa parte ancora del comitato. Questa cosa non la imbarazza un po’?
Pacifici: No, non mi imbarazza perché ci sono state delle conclusioni che probabilmente hanno portato all’assoluzione dei due personaggi in questione.
Roma: Lei non ha nulla da dire verso questi suoi due colleghi che hanno partecipato a un verbale che attesta il falso?
Pacifici: Non ho nulla da dire perché probabilmente questo verbale è stato validato. Punto.
Roma: Queste sono le conclusioni della Procura federale e si legge chiaramente “approvato il verbale della riunione del citato comitato ove veniva falsamente attestato che Emidio Morganti avesse proposto la permanenza nel ruolo dell'arbitro Eugenio Abbattista in difformità rispetto a quanto realmente dichiarato dallo stesso in assemblea e in difformità rispetto a quanto dello stesso Morganti indicato nella relazione di fine anno”. È la Procura che dice che il verbale attesta il falso.
Pacifici: Sì, ma io prendo atto di quello che dice la Procura. Io non ho altre osservazioni da fare.
Roma: E nel momento in cui la Procura attesta che il verbale dice una cosa falsa e a quel verbale hanno partecipato il suo attuale vicepresidente e un attuale componente del suo comitato, non la imbarazza?
Pacifici: Mi sembra che né su Zaroli né su Archinà ci siano stati provvedimenti, in passato, in presente.
Roma: No, certo, loro formalmente non sono stati sanzionati, però parlano i fatti.
Pacifici: Parlano i fatti.
Roma: In seguito a questa vicenda che succede? Che Morganti si becca 13 mesi di squalifica, mentre tutti i componenti del comitato si salvano? Ma è possibile una cosa del genere?
Pacifici: Io in quel periodo non ero presente, quindi prendo atto di quelle che sono le conclusioni sia della Procura federale che della magistratura ordinaria.
Roma: Però, perché uno si becca 13 mesi e gli altri la fanno franca?
Pacifici: Sulle dinamiche della Procura non so dire, io sono uomo di campo e ho un modo di fare completamente diverso, fa parte delle persone.
Roma: Io le dico così sa, al di là dei formalismi, se uno vede che L'Aia fa verbali che attestano il falso, che mandano a casa arbitri che magari meriterebbero e fanno restare chi magari in teoria non lo meriterebbe. Non è un po’ inquietante per il tifoso che sul calcio ci mette i soldi?
Pacifici: Guardi, Io dico che non è quella l'immagine dell'Aia, se poi c'è qualche errore di percorso ne prendiamo atto e sicuramente cerchiamo, attraverso l'errore di percorso, di non ricaderci e fare meglio. E questo è il mio impegno personale.
Roma: E allora, a proposito di impegni, io le chiedo proprio per la trasparenza, ma non sarebbe il caso di pubblicare tutti gli audio del Var subito dopo le partite e pubblicare anche dopo le partite i voti che prendono gli arbitri e i Var?
Pacifici: Arriveremo anche a questo. Ma c’è un problema anche legato al giudice sportivo. Come vede, anche l'open Var è cambiato? Praticamente c'è l'ascolto dell'audio a caldo di alcune situazioni.
Roma: Ma anziché alcuni audio possiamo far ascoltare ai tifosi tutti gli audio del var?
Pacifici: Noi possiamo fare tutto quello che vogliamo, ovviamente in linea con quanto previsto dai regolamenti dalla FIGC, dalla possibilità di rivedere gli episodi e sentirli.
Roma: Quand'è che potremo dire ai tifosi una data in cui finalmente potranno ascoltare tutti gli audio del Var?
Pacifici: C'è un passaggio tecnico che va fatto, ecco, senza dubbio.
Roma: Quanto ci vuole per fare questo passaggio tecnico?
Pacifici: Dobbiamo sentire la Federazione, Gravina, e vedremo se possiamo andare su questa strada.
Roma: Il presidente ci sta dicendo che presto potremo ascoltare tutti gli audio del Var?
Pacifici: Perché no.
Roma: E quando?
Pacifici: Questo non dipende da me, ma i tempi sono brevi. Due mesi massimo.
Roma: Massimo due mesi e noi tifosi potremo ascoltare…
Pacifici: Gli audio integrali dei Var del dopo partita. Perché no.
Roma: E visto che oggi lei è molto proiettato verso la trasparenza, possiamo fare la stessa cosa, cioè pubblicare i voti che prendono gli arbitri e i Var?
Pacifici: Secondo me in questo c'è anche un problema di privacy personale ma di chi riceve i voti. Questo è un aspetto legale che va attribuito.
Roma: Però, presidente, gli arbitri svolgono una cosa di interesse pubblico.
Pacifici: Sì.
Roma: E tra l'altro incide sui risultati sulle persone e sulla collettività.
Pacifici: Sì, perché riguarda un giudizio personale.
Roma: Però un giudizio personale di una persona che ha arbitrato davanti agli occhi di milioni di persone. Come il tifoso la sera può vedere in tv la classifica della serie A perché non può vedere la classifica degli arbitri?
Pacifici: Probabilmente arriveremo anche a quello senza problemi, cioè, non ho necessità di nascondere nulla perché noi siamo trasparenti, anzi più siamo trasparenti e, secondo me, più siamo credibili.
Roma: E allora, ci fa vedere il voto che ha preso Doveri in Genoa-Inter?
Pacifici: Quello lo dovremmo chiedere a Rocchi. Io non ce l'ho in tempo reale.
Roma: Una telefonata al volo a Rocchi Vogliamo farla?
Pacifici: Poi gliela faremo.
Roma: Ora stiamo affrontando i temi in grande trasparenza, facciamolo adesso.
Pacifici: Che cosa gli dobbiamo chiedere?
Roma: Tre voti Doveri, Genoa-Inter, Di Bello, Juventus-Bologna altra partita controversa, e Massa, Napoli-Inter.
Pacifici: Io penso che il fatto riguardi direttamente le persone e bisognerebbe prima sentire le persone.
Roma: Se scopriamo che a quell'arbitro è stato assegnato un voto alto, da tifoso può venire qualche dubbio.
Pacifici: Però io vi dico: gli osservatori sono dei tecnici. Magari la valutazione di un episodio non incide su una prestazione che invece è estremamente positiva.
Roma: Faccia questa telefonata a Rocchi, o oggi o mai più!
Pacifici: No, no.
Roma: È oggi che stiamo chiarendo tutti gli aspetti.
Pacifici: No, no, poi coinvolgeremo anche Rocchi. Non ci sono problemi.
Roma: Presidente non si tiri indietro.
Pacifici: Io non mi tiro indietro. Poi lo chiamiamo, non ci sono problemi.
Roma: Quando lo chiamiamo?
Pacifici: Ci ridiamo un appuntamento.
Roma: Vanno rispettati anche i tifosi che hanno bisogno di capire se veramente nel mondo arbitrale c’è meritocrazia oppure no, se c'è trasparenza.
Pacifici: Io le posso assicurare che c'è assoluta meritocrazia. Sono convinto che i migliori vanno avanti sempre.
Roma: Non è anche nell'interesse degli arbitri stessi rendere note le valutazioni che ricevono?
Pacifici: Probabilmente sì. Se fosse per me non ci sarebbe nessun tipo di problema.