Giudice Sportivo, la decisione sui cori discriminatori al derby

Relazione pervenuta dalla Procura Federale, all’interno i buu contro Lukaku da parte di alcuni tifosi della Lazio e non solo: ecco la scelta
Giudice Sportivo, la decisione sui cori discriminatori al derby
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ROMA - I cori discriminatori nel derby esaminati dal Giudice Sportivo. Che ha deliberato: “Si rende necessario apposito supplemento istruttorio da parte della Procura Federale, acquisendo in ogni caso una relazione dei responsabili dell’ordine pubblico”. Questa al momento la decisione del Giudice, Gerardo Mastrandea, in occasione del derby giocato alla dodicesima giornata di ritorno del campionato.

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I cori discriminatori nel derby: ecco quelli segnalati dalla Procura

Nella relazione della Procura “con riferimento ai cori di discriminazione razziale e religiosa, intonati dalle tifoserie delle società Roma e Lazio sia prima che durante la gara, riportati dettagliatamente nel medesimo rapporto della Procura Federale a partire dalle ore 16.44 del giorno della gara, assumono rilevanza, per dimensione e percezione segnalate dai rappresentanti della stessa Procura, i seguenti eventi intervenuti durante la gara: cori tifoseria Lazio (“Curva nord centrale”) di discriminazione razziale verso calciatore Soc. Roma Lukaku (1° e 28° min. primo tempo e 1° min. secondo tempo); coro tifoseria Lazio (“Curva nord – Distinti nord ovest+est”) di discriminazione razziale (di matrice religiosa) verso tifoseria avversaria (35° primo tempo); coro tifoseria Roma (“Curva sud centrale e laterale”) di discriminazione razziale verso calciatore della Soc. Lazio Guendouzi (22° secondo tempo).


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