ROMA - “Con le 4 big c'è stata un'incomprensione, i club non sono contro di me, hanno solo chiarito che il documento del 14 febbraio approvato in Assemblea per loro non era tutto condivisile”. Lorenzo Casini, presidente di Lega, ha commentato così la lettera di Juve, Milan, Inter e Roma nella quale le società limitavano la rappresentatività del n.1 della A ai tavoli istituzionali. Casini ha poi continuato: “Le tempistiche strane? Siamo rimasti stupiti, forse avevano il timore che quel documento fosse usato come arma per fare proposte non condivise, ma non è il modo in cui opero”.
Gravina e l’aiuto al Governo
“Abbiamo chiesto al governo di aiutarci, oltre il Coni il dipartimento per lo sport potrebbe validare dei principi come avviene in Spagna e in Inghilterra, ai quali attenerci. Perché se stabilisci dei principi più rigidi, allora la Covisoc sarà rigida e viceversa. Lavoriamo insieme alla sostenibilità. Il Ministro ci farà sapere su questo”. Queste le parole di Gabriele Gravina, presidente della Figc, uscendo dall'incontro negli uffici del ministro Abodi sull'agenzia governativa. "Il clima era sereno e abbiamo ribadito la nostra assoluta condivisione sull'obiettivo che il ministro si è prefisso e che è comune: dare stabilità alla gestione economica finanziaria - ha aggiunto - Noi non condividiamo lo strumento, perché negli ultimi 20 anni la Covisoc ha lavorato benissimo. Ci sono stati solo due ricorsi accolti al Tar e due al Consiglio di stato su 200 società escluse".
Le parole di Petrucci, numero 1 della Federbasket
“Abbiamo espresso le nostre considerazioni, qualcosa sarà modificato, ma vediamo. Il clima è stato collaborativo, ora conta il testo definitivo, ma non ci sono state polemiche, solo grande civiltà'.