© AC Milan via Getty Images Milan imbattibile: dopo City e Real supera ai rigori anche il Barça grazie alle prodezze del baby Torriani
BALTIMORA (MARYLAND) - Se il buon giorno si vede dal mattino, può ritenersi più che soddisfatto Paulo Fonseca, che chiude la tournée negli States con un ultimo successo, seppure ai rigori, sul Barça. Risultato positivo che fa seguito alle due precedenti vittorie di prestigio su Manchester City e Real Madrid. Al M&T Bank Stadium di Baltimora, in Maryland, i rossoneri trascinati dal redivivo Rafael Leao, si portano in doppio vantaggio con Jovic e Pulisic, autore anche dell’assist per il serbo, salvo poi farsi rimontare da una doppietta del positivo Lewandowski. Necessario, pertanto, l’epilogo ai rigori, deciso da due prodezze del diciannovenne Lorenzo Torriani, tra le note più liete dell’estate rossonera, che neutralizza le esecuzioni di Junyet e Faye.
Uno due rossonero
Alla terza gara del Soccer Champions Tour, tra i rossoneri appare finalmente anche Rafa Leao, che forte della fascia al braccio, alla prima accelerazione sulla sinistra mette subito in chiaro che può essere l’uomo differenziale del nuovo corso Paulo Fonseca. Con il classe 2005 Torriani tra i pali, Saelemaekers nell’insolito ruolo di terzino destro e i due mediani Yunus Musah e Loftus-Cheek dietro agli incontenibili Chukuwueze, Pulisic e, appunto, Leao, il Milan se la gioca a viso aperto contro un Barça reduce dal successo ai rigori sul City, a cui ha fatto seguito il vittorioso 1-0 nel ormai tradizionale Clasico stelle e strisce col Real. E appena varcato il 10’, arriva il premio del gol griffato da Luka Jovic. Giocata iniziata con un affondo di Musah sulla destra e proseguita dall’imbeccata di Chukwueze per l’ispirato Pulisic, che pesca il serbo sul secondo palo. Per l’ex Real e Fiorentina è uno scherzetto insaccare da pochi passi. Un’altra manciata di minuti e Leao lancia lo scatenato idolo locale Pulisic, che raddoppia con uno spettacolare diagonale che s’insacca nell’incrocio lontano.
Dimezza Lewandowski
Sotto di due reti, il Barça reagisce e, dopo una bella chiusura a terra di Torriani su Raphinha, riesce a dimezzare le distanze con Lewandowski, abilissimo ad aprirsi il varco giusto con una finta, prima di insaccare con un preciso destro dal limite. Con Gundogan particolarmente in palla a creare gioco, poco dopo, i blaugrana sfiorano il 2-2 con un diagonale di Raphinha, che si vede negare nuovamente il gol dal baby portiere rossonero. Prima della mezz’ora, con un po’ di sorte, l’estremo difensore rossonero riesce a dire no anche un colpo di testa del solito Lewandowski, a cui segue un rimpallo con Tomori, con la palla che sbatte sul palo. Si arriva, così, alla pausa di idratazione, che finisce per rompere un po’ il ritmo partita. Alla ripresa, degno di menzione solo uno spettacolare tocco smarcante di tacco del centravanti polacco per Pau Victor, che riacciufferebbe il pari, ma viene pizzicato in fuorigioco.
Super Torriani
La ripresa si apre con i consueti cambi. Tra i rossoneri escono di scena Leao e Jovic e appaiono Calabria e Bennacer, col conseguente riaggiustamento a uno schema che non prevede un vero referente offensivo. Tre cambi anche tra i catalani, che ritrovano Jules Koundé, riaggregato al gruppo dopo le fatiche di Euro 2024. I blaugrana ripartono forte e, poco dopo il 10’, ripristinano la parità grazie al secondo centro di Lewandowski, che realizza indisturbato, al termine di una fulminante giocata che coinvolge Raphinha e Pau Victor. Seguono nuovi cambi, con Fonseca che prima si gioca le carte Adli e Okafor per Musah e Pulisic, e a poco più di una decina di minuti dal termine lancia anche i vari Jimenez, Gabbia e Hugo Cuenca. Tra i catalani appare, tra gli altri, Vitor Roque, nei radar di mercato della Lazio. Negli ultimi scampoli, spazio anche per i rossoneri Zeroli e Kalulu, ma a questo punto la partita non ha davvero più molto da dire. Inevitabile l’epilogo dal dischetto, deciso dalle parate di Lorenzo Torriani alle esecuzioni di Quim Jounet e Faye, che si sommano al rigore malamente calciato fuori dallo specchio da Koundé. Prodezze che rendono ininfluenti gli errori di Bennacer e Kalulu. Può sorridere Fonseca, che torna imbattuto dagli States.
