Le premesse sono ottime. Tre gol della Juve martedì scorso al Psv Eindhoven, quattro del Napoli domenica a Cagliari. Hanno segnato i più attesi, Yildiz e Gonzalez per i bianconeri, Lukaku e Kvaratskhelia per il Napoli. A guardare risultati e marcatori c’è da essere fiduciosi, Juventus-Napoli sarà una grande partita. Anche decisiva? No, questo no, però...
Però qualcosa ce lo dirà questa sfida, al di là della storia di sentimenti di Antonio Conte che torna allo Stadium. Il Napoli ha 9 punti, è terzo a un punto dall’imprevista e imprevedibile Udinese e a -2 dal Torino (salito momentaneamente in vetta passando a Verona nell'anticipo), la Juve segue insieme all’Inter con 8 punti. Immaginatevi la sconfitta di una delle due. Si cancellerebbero subito i segnali positivi (facile segnare tre gol agli olandesi, facilissimo farne quattro ai sardi) e si passerebbe subito alle critiche. Conte che perde terreno da Thiago Motta o viceversa, l’Inter che è più squadra, la distanza che resta incolmabile.
Juventus-Napoli, è una fase nuova
Da anni, dagli anni di Maradona, e poi da quelli di De Laurentiis (e di Sarri e di Spalletti), Juventus-Napoli non è più una partita come le altre. All’epoca di Diego ci aspettavamo la sua immensità, più tardi attendevamo il verdetto che poteva influire, e a volte decidere, la corsa per lo scudetto. E adesso cosa dobbiamo aspettarci? Adesso siamo in una fase nuova, c’è una squadra che Juve e Napoli devono superare per sentirsi di nuovo grandi, è l’Inter, e da questa gara potrebbe uscire la sua avversaria più autorevole. Arrivano da una stagione particolare. Fallimentare quella del Napoli, non proprio esaltante quella della Juventus. Per questo hanno cambiato tutt’e due. La Juve acquistando a destra e sinistra come non era mai successo negli ultimi tempi e affidando la squadra a un allenatore nuovo, quasi nel senso letterale del termine. Il Napoli ha preso la strada al contrario e ha scelto l’allenatore vecchio, vecchio nel senso di scudetti. Conte sa come si vincono anche se sa pure che recuperare in un solo campionato i 41 punti di distacco dall’Inter della stagione scorsa è più di un’impresa. E comunque, anche se con un certo ritardo, anche lui è stato accontentato con Lukaku, il centravantone del suo ultimo scudetto italiano.
Juve blindata, Napoli in gol più di tutti
Il Napoli ha segnato più di tutti in Serie A, nove gol come l’Inter, la Juve è l’unica squadra di tutto il campionato a non aver subìto ancora un gol, anche se gli ultimi due 0-0 di fila (il primo con la Roma in casa, il secondo a Empoli) non sono stati accolti con entusiasmo, tutt’altro. Conte ha il vantaggio (a lui, e a tutti i suoi colleghi, particolarmente sgradito) di preparare la partita con una settimana di soli allenamenti, Thiago Motta, che è al debutto nelle coppe europee, è invece alla prima settimana della sua carriera interrotta dalla Champions. Sarà interessante capire come sarà la gestione dell’ex bolognese, con molti cambi (l’organico è vasto e sotto certi aspetti ancora inesplorato) o con la conferma di giocatori che contro il Psv hanno dimostrato di stare bene.
Tutti i duelli di Juve-Napoli
Non mancheranno i duelli tecnici, uno su tutti Yildiz-Kvaratskhelia, né quelli fisici, Bremer-Lukaku, né quelli tattici Locatelli-Lobotka. E forse non mancherà nemmeno qualche sorpresa. Thiago ci ha abituato, dentro i ragazzini, fuori Douglas Luiz costato 51 milioni e mezzo, e in Champions dentro anche l’ex “scarto” McKennie, che ha pure segnato. Ma anche Antonio ha un organico che gli offre molte scelte, sta studiando per esempio quella di McTominay. Le premesse sono ottime.