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All'Olimpico, insieme al fischietto della sezione di Seregno, ci saranno anche gli assistenti Baccini e Vecchi. Ayroldi quarto ufficiale, al Var Di Paolo e Massa

ROMA -&nbsp;Sar&agrave; Simone Sozza ad arbitrare <a href="https://www.corrieredellosport.it/squadra/calcio/lazio/t129">Lazio</a>-<a href="https://www.corrieredellosport.it/squadra/calcio/roma/t121">Roma</a>, derby della Capitale in programma domenica 21 settembre alle 12:30 e valido come quarta giornata del campionato di Serie A. Allo Stadio Olimpico, insieme al fischietto della sezione di Seregno, ci saranno anche gli assistenti Baccini e Vecchi, il quarto ufficiale di gara Ayroldi e gli arbitri Var Di Paolo e Massa.

<h2>Serie A, tutte le designazioni della quarta giornata</h2>

Il quarto turno di campionato si apre venerd&igrave; (19 settembre) con l&#39;anticipo dello Stadio &#39;Via del Mare&#39; Lecce-Cagliari che sar&agrave; diretto da Luca Zufferli di Udine. Sabato 20 tre gare in programma: Bologna-Genoa alle 15 (arbitra Collu di Cagliari), Verona-Juventus alle 18 (Rapuano di Rimini) e Udinese-Milan alle 20.45 (Doveri di Roma). Domenica, oltre al derby di Roma, alle 15 Cremonese-Parma (La Penna di Roma) e Torino-<a href="/squadra/calcio/atalanta/t456">Atalanta</a> (Colombo di Como), alle 18 Fiorentina-Como (Bonacina di Bergamo) e alle 20:45 Inter-Sassuolo (Marinelli di Tivoli). Chiuder&agrave; il programma il Monday Night tra il Napoli campione d&#39;Italia e il neopromosso Pisa. A dirigere il match del Maradona sar&agrave; Valerio Crezzini, arbitro della sezione di Siena.

Il Taty non si vuole perdere la super sfida per segnare il primo gol alla Roma. E Sarri lo carica


&Egrave;&nbsp;un derby che arriva con tanti interrogativi e poche certezze. E i dubbi pi&ugrave; pesanti, ancora una volta, sono concentrati sull&rsquo;attacco. La vittoria all&rsquo;Olimpico contro il Verona, con quattro gol e una prestazione scintillante, sembrava poter rappresentare la svolta. Ma il successo &egrave; rimasto isolato, un fuoco di paglia. Nelle due trasferte di Como e <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/lazio/2025/09/15-143160409/lazio_sarri_dimentica_sassuolo_e_pensa_al_derby_pronti_a_lottare_per_un_popolo">Reggio Emilia</a> i biancocelesti hanno mostrato tutti i loro limiti: poca concretezza, carenza di idee e coraggio, mancanza di lucidit&agrave; sotto porta, difficolt&agrave; a trasformare in occasioni reali il lavoro della squadra.&nbsp;

<h2>Lazio, ambizione Castellanos&nbsp;</h2>

Per Sarri una parte del problema &egrave; mentale: la squadra &egrave; ancora troppo attenta a eseguire le sue indicazioni, impegnata nel processo di trasformare schemi e movimenti in automatismi. Un atteggiamento che porta a giocare con meno libert&agrave; e istinto, elementi che soprattutto negli ultimi metri fanno la differenza. Ma al di l&agrave; delle spiegazioni, resta il dato pi&ugrave; evidente: la Lazio fatica a rendersi pericolosa, e questa difficolt&agrave; pesa come un macigno a ridosso della stracittadina. Lo sa bene Castellanos, il punto di riferimento offensivo, che ha chiuso l&#39;ultima gara a Reggio Emilia con appena 26 palloni toccati e una borsa del ghiaccio sulla coscia sinistra per via di un affaticamento all&#39;adduttore. Un problema che non dovrebbe mettere a repentaglio la sua presenza contro la Roma, ma che sar&agrave; valutato quotidianamente: la decisione resta sul filo. Di certo il suo passo indietro ha riportato la questione attaccante al centro del dibattito, stuzzicandolo nell&#39;orgoglio e nella sua ricerca di migliorarsi. Gli obiettivi del Taty, d&#39;altronde, restano ambiziosi, come ha raccontato in un&#39;intervista concessa a Espn: &laquo;Ho avuto la fortuna di essere nato in una generazione di grandi campioni, di poter condividere lo spogliatoio con Messi, e ne sto approfittando. Indossare la maglia dell&rsquo;Argentina &egrave; un onore, un sogno che ho vissuto l&rsquo;anno scorso e che spero di poter ripetere. Ma devo fare bene con il club, solo cos&igrave; posso sperare di tornare in nazionale&raquo;.&nbsp;

<h2>Opportunit&agrave; nel derby&nbsp;</h2>

Parole che raccontano bene la determinazione di Castellanos, ma che allo stesso tempo pesano sulla sua condizione attuale. Per convincere Scaloni, e per riconquistare definitivamente la fiducia della piazza biancoceleste, servono i gol, quelli pesanti. Come quelli in un derby, appunto, una partita in cui l&rsquo;argentino non &egrave; mai riuscito a lasciare il segno. Pu&ograve; essere la motivazione giusta per ritrovare la scintilla, il palcoscenico ideale per cancellare le ombre e rilanciarsi, soprattutto quando la pressione aumenta. Sarri lo sa e sta lavorando per restituire brillantezza al suo attacco, provando a sciogliere i meccanismi inceppati e liberare i suoi uomini dalle paure. Nella stracittadina, spesso sono gli episodi a fare la differenza. Trovarne uno a proprio favore potrebbe sbloccare l&#39;incantesimo, sicuramente aiuterebbe ad avere maggiore fiducia e consapevolezza. Il derby &egrave; l&igrave;, e con esso la possibilit&agrave; di trasformare i problemi in nuove opportunit&agrave;. Castellanos lo sa. Pu&ograve; essere la sua occasione per cambiare un&#39;intera stagione.&nbsp;&nbsp;

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Lazio, Castellanos in ansia per l’adduttore: c'è la missione rilancio per il derby 


Senza Dybala e Bailey, il tecnico può fare realmente affidamento soltanto su due under ventitrè

ROMA -&nbsp;Quando <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/roma/2025/09/16-143171199/come_giocher_la_roma_al_derby_senza_dybala_l_idea_di_gasperini">Gasperini</a> decise di accettare le lusinghe della Roma rifiutando il richiamo della Juventus, di certo non si aspettava di dover disputare il suo primo derby della Capitale con un attacco ridotto al minimo e con gi&agrave; una crisi da gol alla quarta giornata di campionato. Del resto Claudio Ranieri in tempi non sospetti, quando Gasp era solo un&rsquo;idea e lui era ancora il tecnico della Roma, aveva ammesso i problemi di un attacco poco prolifico e la necessit&agrave; di garantire maggiori soluzioni (e gol) al suo successore. Ebbene, sono arrivati il ventenne Ferguson, che di certo dopo un crociato rotto e un anno non idilliaco al West Ham non pu&ograve; essere il salvatore della Roma, e Bailey, esubero di quell&rsquo;Aston Villa che poi ha preso Sancho, il primo obiettivo del mercato estivo giallorosso. Morale, un gol in tre partite dal reparto offensivo, due infortunati (il giamaicano e Dybala), un centravanti - Dovbyk - pagato 40 milioni e fuori (al momento) dai piani tecnici dell&rsquo;allenatore, e due trequartisti - Baldanzi ed El Shaarawy - che Massara avrebbe voluto sistemare altrove. Resta soltanto Soul&eacute;, l&rsquo;unico giovane dalle grandi speranze e su cui l&rsquo;ambiente si aggrappa in vista dei prossimi impegni. Lui, che ha trovato l&rsquo;eurogol del pari nell&rsquo;ultimo derby disputato ad aprile, lui che &egrave; stato l&rsquo;unico tra gli attaccanti in grado di mettere la firma nelle prime tre gare giocate.

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<h2>Roma, i numeri offensivi</h2>

Per il resto, poco altro &egrave; arrivato dai suoi colleghi, e i numeri offensivi sono piuttosto deludenti. In totale la Roma ha tirato 46 volte, centrando la porta per&ograve; soltanto in 14 occasioni e segnando due reti. Gli expected goals raccontano sia i problemi di finalizzazione che lo scarso cinismo della squadra: 3.49 xG sui tiri arrivati in porta, 0,08 xG su quelli totali.&nbsp;Nelle ultime dieci stagioni di Gasp soltanto l&rsquo;Atalanta del suo primo anno &egrave; riuscita a eguagliare in negativo il numero di gol segnati dagli attaccanti nelle prime tre giornate di campionato, poi il dato &egrave; sempre stato in crescendo grazie al contributo dei titolari e dei subentrati. Ebbene, in tutto il 2025 solamente tre gol sono arrivati da chi inizialmente sedeva sulla panchina giallorossa. Poco, troppo poco.

<h2>La soluzione di Gasperini</h2>

E adesso Gasp dovr&agrave; affidarsi a quei due che fin qui hanno dato le migliori risposte nella lunga estate di lavoro: Ferguson e Soul&eacute;. Il tecnico sta lavorando per trovare il modulo migliore che gli permetta di dare maggiore forza al suo attacco. E tutto gira attorno al centravanti irlandese che pu&ograve; giocare con l&rsquo;argentino nel 3-5-2, oppure da unica punta nel classico 3-4-2-1 con alle spalle la Joyita pi&ugrave; uno tra El Shaarawy ed El Aynaoui. Difficile vedere dal primo minuto Baldanzi, impossibile immaginare l&rsquo;utilizzo di Dovbyk o Pellegrini, quest&rsquo;ultimo ancora lontano dalla migliore condizione e in attesa di esordire.&nbsp;Le alternative non sono tante, Gasp dovr&agrave; decidere quella pi&ugrave; efficace per cercare di vincere un derby che non solo esalterebbe la piazza, ma darebbe maggiore fiducia alla sua squadra.

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Roma, Ferguson e Soulé le certezze di Gasperini in vista del derby

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Attacco al derby

Le certezze di Gasperini

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