Donnarumma e la previsione sullo scudetto in Serie A: “Secondo me vincerà…”
Da Manchester, passando per Parigi (ormai lontana), la corsa scudetto vista da dietro. Da chi il calcio è stato abituato a vederlo sempre da una prospettiva particolare, per certi versi unica. Dal suo punto d’osservazione si domina il gioco e per il titolo tricolore, spulciando e informandosi, un’idea, o qualcosa di più, se l’è anche fatta. E allora, il Milan davanti, neanche tanto sussurrato, per Gigio Donnarumma. Ma anche Napoli, Inter, Juve e Roma. e poi ancora City e quello «spettacolo» di Guardiola. Mais oui, oh yes, Gigio. E grazie ancora per i miracoli di Udine....
«Bellissimo, sarà avvincente ed equilibrato, tante squadre in lotta».
Togliamoci il dente, chi lo vince?
«Il Milan sta facendo molto bene con Allegri, il Napoli si deve confermare con Conte, farà un grandissimo campionato. E poi c’è l’Inter, la Juve, e anche la Roma che sta facendo molto bene».
D’accordo, ma the winner is?
«Il Milan di Allegri l’ho visto molto bene, ho sentito un po’ di persone che conosco. Che dire, hanno svoltato, penso faranno un grandissimo campionato e spero che arriveranno e se la giocheranno fino in fondo».
Forse, ancora, un pezzettino di cuore.... Di Parigi non parliamo, invece a Manchester che aria tira?
«Sono contento, la società mi ha accolto bene, mi ha voluto fortemente, i compagni mi vogliono bene, mi hanno fatto sentire a casa. Sono in un posto speciale».
Una casa dove c’è anche un certo Haaland, e vabbè. Ma pure Guardiola, un aggettivo?
«Uno spettacolo, un onore essere allenati da lui. Quando parla ti incanti ad ascoltarlo, con lui posso crescere ancora tanto».
Serie A, Ligue 1 e Premier: a che punto siamo, così messi male?
«Ogni campionato è un capitolo a sé: da noi c’è più tattica, in Inghilterra sono più fisici, in novanta minuti attaccano e difendono, non c’è mai sosta. Io sono contento di essere lì, al City, un grandissimo club, sono contento della scelta che ho fatto, spero di rimanere a lungo».
Capitolo Nazionale: ci toccano i playoff, quattro anni fa la Macedonia, sembrava già fatta, ed invece sottovalutarla è stato fatale.
«E noi non dobbiamo sottovalutare nessuno, soprattutto nelle partite secche. Bisognerà prepararle bene, con la voglia giusta, con la giusta pressione, perché con troppa pressione non andiamo da nessuna parte. Ma sono sicuro, vedrete un’Italia che ha voglia di andare al Mondiale».
Gattuso? Cos’è che ha ribaltato il vostro mondo...
«Lo conosco da tanto, sapevo il suo modo di vedere il calcio: voglia, carica, ti trasmette tanta grinta. Te lo senti sempre addosso, alle spalle, sta lì con il fiato sul collo. E’ importante, mi piace come gestisce tutto il gruppo, parla con tutti, con chi gioca e chi non gioca, tutti si sentono importanti. Ed in nazionale deve essere così».
Ora Moldavia e la Norvegia. Ecco, contro Haaland, magari, possiamo restituirgli i tre schiaffi di Oslo.
«Un test importante, la gara più complicata, dispiace per la partita di Oslo, abbiamo sbagliato la gara... sbagliata e così siamo finiti ai playoff. Guardiamo avanti e pensiamo a novembre, ai playoff ci andremo con grande carica».
