L'Inter affossa la Fiorentina: Calhanoglu e Sucic calano il tris. Pioli nei guai
Due volte Calhanoglu (uno su rigore), in mezzo il gioiello di Susic. L'Inter domina a San Siro sotto una pioggia battente e si rialza dopo la sconfitta del Maradona contro il Napoli di Conte asfaltando per 3-0 una Fiorentina ormai allo stremo, incapace di rialzarsi in una stagione da bollino rosso. Per Chivu è festa grande con il Milan agganciato al terzo posto a quota 18 e la sensazione di avere di nuovo in mano una squadra capace di sciorinare calcio e occasioni da gol a raffica: stasera il passivo per la Viola poteva essere molto più pesante se non ci fosse stato tra i pali un De Gea in versione supereroe. E poco importa se a segnare siano stati i centrocampisti (a proposito, che gol Sucic!), per i gol degli attaccanti ci sarà tempo.
Disastro Fiorentina, Pioli ora rischia
La Fiorentina cade ancora in questo disastroso campionato dopo aver opposto una discreta resistenza nel primo tempo per poi crollare nella ripresa. La squadra di Pioli resta inchiodata a quota 4, al penultimo posto in classifica e ancora con il numero zero nella casella delle vittorie (e 15 gol incassati, la peggior difesa della A). Per il tecnico viola ora la situazione si fa davvero complessa.
Super De Gea nel primo tempo
Sotto una pioggia battente e spinta dei tifosi, con la Curva Nord tornata a tifare, l'Inter parte con la voglia di fare la partita e attaccare, senza però creare grossi grattacapi alla difesa viola in avvio fatta eccezione per due colpi di testa alti di Lautaro. I nerazzurri tengono il possesso palla, non riuscendo tuttavia a trovare spazi nella retroguardia toscana che si difende con ordine. La migliore occasione capita così su un errore in disimpegno della Fiorentina, che consente a Bastoni di involarsi verso la porta: il difensore però spreca calciando addosso a De Gea in uscita. Il portiere spagnolo è nuovamente decisivo poco dopo, quando col piede salva su un mancino al volo di Dimarco da dentro l'area. Allo scadere del primo tempo è invece la Fiorentina a creare la sua prima occasione, con un destro di Kean da dentro l'area che trova la pronta risposta di Sommer.
Secondo tempo, la Fiorentina affonda
La ripresa si apre con lo stesso copione: i padrona di casa in spinta, gli ospiti chiusi in attesa di poter ripartire. Sulla strada dell'Inter c'è però un super De Gea, che si esalta prima su un destro ravvicinato di Dumfries e poi su un mancino volante di Bisseck. Il portiere spagnolo, però, non può nulla su un chirurgico destro dal limite di Calhanoglu che sblocca il risultato infilandosi nell'angolino basso. I nerazzurri non si fermano e trovano subito anche il raddoppio con una gran giocata di Sucic: il croato prima resiste a una trattenuta di Mandragora, poi con la suola mette a sedere Comuzzo e col destro trova il suo primo gol con la maglia dell'Inter che vale il 2-0. Pioli prova a scuotere i viola con i cambi dalla panchina, in particolare inserendo l'ex Dzeko per far coppia in attacco con Kean. L'italiano avrebbe la palla per riaprire la sfida sfuggendo a Bisseck a campo aperto, ma il suo mancino è troppo debole per impensierire Sommer che blocca in tuffo. Il più classico del "gol sbagliato, gol subito" punisce i viola, perché su una rapida ripartenza Lautaro lancia il neoentrato Bonny che viene steso in area da Viti (espulso per doppia ammonizione): dal dischetto Calhanoglu non sbaglia e fa 3-0. E tutto San Siro fa partire un beffardo "Pioli is on fire", il coro che veniva dedicato al tecnico ai tempi del Milan, mentre l'Inter riparte e la Fiorentina affonda sempre più.
