Coronavirus, Percassi: "Orgoglioso dei tifosi dell'Atalanta"

Dopo il superamento degli ottavi di finale di Champions, il patron nerazzurro aveva chiesto di evitare cortei in luogo pubblico. Vittoria col Valencia "dedicata a tutti i medici e gli infermieri, a tutti coloro stanno soffrendo a causa di questo virus", si legge nel messaggio
Coronavirus, Percassi: "Orgoglioso dei tifosi dell'Atalanta"© ANSA
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BERGAMO - Antonio Percassi, presidente dell'Atalanta, in una nota sul sito ufficiale ha elogiato la risposta positiva dei sostenitori all'appello della società di non fare caroselli o cortei in luogo pubblico dopo il passaggio ai quarti di finale di Champions League a Valencia. Ecco il suo messaggio completo: "Orgoglioso… Di quanto la nostra squadra ed il nostro tecnico hanno meritatamente conquistato sul campo: l’Atalanta è una delle otto migliori squadre a livello europeo… Un sogno. Determinazione, convinzione, qualità, unite alla giusta umiltà, intelligenza e caparbietà hanno permesso di ripetere anche al Mestalla quanto già visto contro il Valencia al Meazza nella gara di andata.
Ho sofferto, perché in una partita di Champions niente è mai deciso, ma alla fine è stata una gioia immensa. Davanti alla tv, ieri sera, eravamo in tantissimi: la squadra, l’allenatore, lo staff, i dirigenti erano tutti coscienti della grande responsabilità che avevano. E sono stati tutti eccezionali. Ci hanno regalato due ore di spettacolo e gioia.
Le hanno regalate a Bergamo e a tutta l’Italia in un momento estremamente difficile e delicato a causa di un virus maledetto che sta stravolgendo le nostre vite. La squadra ha vinto, una vittoria dedicata pubblicamente a Bergamo a testimonianza di quanto sia forte il legame con la città, con la provincia, con tutti i bergamaschi.
Questa è una vittoria dedicata a tutti i medici e gli infermieri che stanno incessantemente prestando la loro opera, a tutti coloro stanno soffrendo a causa di questo virus… Orgoglioso… Permettetemi infine di esserlo dei nostri tifosi: ieri sera esempio di correttezza nel seguire le regole nonostante la voglia di accogliere la squadra come avrebbe meritato, ma non si poteva, da sempre esempio di grande generosità".


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