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BERGAMO - Atalanta-Roma di sabato sarà anche la sfida tra Gasperini e Mourinho: "José è sicuramente un grande allenatore - ha sottolineato il tecnico nerazzurro in conferenza stampa - ha riportato entusiasmo in una piazza come Roma. Sono convinto che potrà alzare il livello, ma alla fine è umano anche lui. La Roma ha un attacco che vale quello delle migliori squadre: Zaniolo e Abraham sono molto forti. La squadra giallorossa è attrezzata e ha giocatori forti". Tra cui ci sono anche molti ex giocatori della Dea: "Cristante e Mancini stanno facendo bene - spiega Gasperini - giocano con continuità e a Roma sono contenti del loro rendimento. Bryan è molto duttile, ha giocato in più ruoli e caratterialmente è un leader, come era qui. Mancini ha avuto qualche acciacco, ma è un giocatore di valore. Dobbiamo fare attenzione. Ibanez? Ha giocato poco da noi, ha avuto un inizio difficile, in quel momento doveva andare a giocare per fare esperienza". Esperienza che l'Atalanta sta maturando a forza di frequentare i piani alti, anzi altissimi, della classifica: "Noi l'anti Inter? Abbiamo il nostro percorso in testa - assiura Gasperini - che è semplice ed immediato. Pensiamo alla Roma e a come vincere. Domani, in ogni caso, non sarà una partita decisiva decisiva, perché il nostro obiettivo è cercare di vincere più partite possibile e di affrontare l'avversario per ciò che conosciamo. Affronteremo l'argomento obiettivo finale quando sarà il momento, anche se sarebbe fantastico raggiungere nuovamente la Champions. Non parliamo del resto perché siamo concentrati su questo".
"Dobbiamo migliorare in casa"
Sono dunque altri gli obiettivi della Dea: "Abbiamo bisogno di migliorare i nostri risultati casalinghi - afferma il tecnico nerazzurro - anche se queste sono solo statistiche. La cosa importante a cui pensare è Atalanta-Roma: una gara di cartello contro una squadra di valore, dove dovremo essere molto concentrati. Non dobbiamo fare regali nonostante il periodo. È un momento molto importante del campionato, in tre giorni chiuderemo il girone di andata, un traguardo comunque significativo. A parte Gosens ci siamo tutti. C'è stato un momento in cui abbiamo sperato di velocizzare il suo rientro, ma sin da subito si è capita la gravità della lesione. Ci sono sempre situazioni migliorabili, ma la squadra è compatta, come dimostra la reazione alle emergenze che la qualità espressa in campo. Abbiamo una bella testa, quando vinci gare come quella col Verona l'autostima cresce".