Il Bologna sogna l'Europa: c'è la mano di Mihajlovic

Quando Sinisa si accomoda in panchina, la media punti dei rossoblù s'impenna: il ritmo passa da 1,10 a 1,69 a partita, è una garanzia
Il Bologna sogna l'Europa: c'è la mano di Mihajlovic© LAPRESSE
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BOLOGNA - Dicevano che con Sinisa Mihajlovic era tutta un’altra cosa. Lo diceva lo staff, la squadra, i dirigenti. Sensazioni. E poi ci sono i dati. In 13 partite con Sinisa il Bologna ha messo in cassaforte 22 punti. L’assenza del tecnico fa precipitare il conto a 11 in 10 partite. Non c’è una ragione oggettiva, scientifica. E’ l’alchimia del calcio, che vive di tonalità insondabili. Miro Tanjga e Emilio De Leo, il vice e il più stretto collaboratore di Mihajlovic hanno lavorato bene sempre, con attenzione, con particolare abilità. Eppure. Eppure mancava la componente irrazionale, quella che solo un bravo allenatore come Mihajlovic è in grado di dare. La scossa è lui. Lo dicevano tutti, e lo hanno ripetuto anche dopo. Anzi, lo fanno ancora. Palacio lo ha ridetto anche nella notte magica dell’Olimpico: "Il mister, giochiamo per lui ed è lui che ci dà la carica. Lo seguiamo, ci fidiamo del nostro allenatore".

Ma c’è un dato, ora, che rifulge nel buio delle statistiche: è la proiezione dei punti con Sinisa in panchina. L’exit-poll dell’Europa League. La media punti di Mihajlovic è ferma a 1,69 punti a gara, è un dato enorme, vuol dire che il Bologna ha un passo svelto, e la posizione attuale lo dimostra. E’ come se la squadra con lui in panchina andasse a doppia velocità. Proiettando il dato sulle trentotto giornate, la squadra rossoblù arriverebbe a toccare i 64 punti. Dato che senza di lui scende a 42 punti, sufficienti evidentemente per raggiungere l’unico reale obbiettivo dichiarato dalla società (la salvezza), ma non in linea evidentemente con un mercato prestigioso e dispendioso. Negli ultimi dieci campionati chi ha toccato quota 63-64 punti ha sempre centrato almeno i preliminari di coppa.

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