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BOLOGNA - Un esempio per tutti sul campo e anche fuori. Nella rosa del Bologna Rodrigo Palacio è quello con più esperienza. 38 anni compiuti a febbraio, ma ancora lo spirito di un ragazzino unito a tanta voglia di essere una guida per i suoi compagni: lo sarà anche per il taglio degli stipendi di cui si discuterà. Lui è un punto di riferimento. E dovrebbe esserlo ancora in futuro. Le basi per il rinnovo del suo contratto in scadenza a giugno erano già state gettate prima dell’emergenza Covid-19 che ha colpito tutto il mondo. Anche se è chiaro che il perdurare dell’attuale situazione potrebbe cambiare le carte in gioco visto il possibile slittamento della prossima stagione, il raggiungimento dell’accordo tra le due parti appare scontato.
A parlare per lui sono i comportamenti da grande professionista e da giocatore altruista. In questi giorni di emergenza mondiale lo sta dimostrando anche fuori dal campo dando una mano a chi ha bisogno. Palacio ha donato 25mila euro, più di 1.750.000 pesos argentini, alla fondazione dell’ospedale di Bahìa Blanca, la sua città natale in Argentina. Questa somma sarà divisa tra gli ospedali della città. Un contributo economico che servirà a fronteggiare l’emergenza sanitaria. Ma Palacio il suo contributo lo aveva dato anche in Italia. A metà marzo aveva donato nell’ambito della campagna #VinciamoNoi contro il Coronavirus una sua maglia, autografata, del Bologna da trasferta da mettere all’asta. A spuntarla la puntata numero 24 che si è aggiudicata la maglietta da gioco a 600 euro. Una cifra che è andata ad accumularsi a quelle delle altre aste, 560 euro sono stati raccolti dalla maglia rossoblù di Riccardo Orsolini, e che serve a sostenere la Croce Rossa Italiana, l’Ospedale Sacco di Milano, l’Ospedale San Matteo di Pavia, l’Ospedale Spallanzani di Roma. Un contributo che dimostra come Palacio sia disponibile ad aiutare gli altri non solo sul terreno di gioco, ma anche fuori.