Bologna, comanda Soriano

Cresciuto proprio con Mihajlovic alla Sampdoria, ora è già a quota 6 gol: ormai è determinante per i rossoblù
Bologna, comanda Soriano© FOTO SCHICCHI
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BOLOGNA - Tanto per rendere bene l’idea Roberto Soriano è per il Bologna quello che Luis Alberto è per la Lazio, il peso specifico è lo stesso, né più né meno. Poi è anche vero che i due sono per certi versi accostabili. Per certi versi, sì, perché il «mago» di Simone Inzaghi ha qualità più pura e anche più talento rispetto a Soriano, che va detto, nei suoi confronti ha più fisicità e riempie meglio l’area di rigore. Non solo, c’è un altro aspetto che li accomuna: sia Luis Alberto che Soriano fanno le fortune sia di quelli che gli giocano davanti che dei loro allenatori. Chiedetelo a Inzaghi e a Ciro Immobile o a Correa quanto sia determinante questo spagnolo che sul campo sa fare tutto, e la stessa risposta ve la darebbero anche Sinisa Mihajlovic, Musa Barrow e Rodrigo Palacio. Con un’aggiunta: Soriano deve obbligatoriamente pensare anche alla fase di non possesso palla e quando serve addirittura a fare legna, perché quando giochi nel Bologna non ti puoi permettere solo di costruire ma devi tenere sempre presente di dover dare una mano anche a distruggere, non fosse altro che per consentire alla tua squadra di mantenere i giusti equilibri e distanze in tutte e due le fasi del gioco.

Il Bologna di Soriano

Se andiamo a visitare quelli che sono gli attuali numeri di Soriano ci rendiamo conto di come quello di oggi sia veramente il suo Bologna. Perché anche nelle partite in cui non è particolarmente brillante, come è successo domenica a Torino contro il Toro, alla fine dei giochi riesce sempre a determinare. Un taglio che è uno dei suoi marchi di fabbrica su imbucata di Vignato, il pallone che passa sotto le gambe di Milinkovic-Savic in uscita e il gol dell’1-1, con il Bologna che può accennare a un sorriso dopo aver temuto che potesse scapparci addirittura la grande beffa.

Ma attenzione, Soriano è anche il calciatore che le imbucate le fa per i compagni, perché se da una parte ha una grande capacità di entrare a fari spenti con o senza palla, da un’altra sa sempre quando darti il pallone e come dartelo. Tu fai il movimento e stai sicuro che lui ti vede e ti mette in occasione da gol. A oggi è a quota sei gol, mai gli era accaduto negli anni passati dopo 13 partite di campionato di trovare tanto spazio nella voce marcatori del tabellino, ma come già abbiamo sottolineato sa lavorare anche per il prossimo [...]

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