Unito e compatto il Bologna di Thiago Motta

Discorso motivazionale ai suoi: "Serve voglia da parte del gruppo. La Juve? Bene affrontarla adesso"
Unito e compatto il Bologna di Thiago Motta© FOTO SCHICCHI
Giorgio Burreddu
4 min

BOLOGNA - Provaci adesso, Bologna. Nella gara più difficile, la più dura, la più complicata. I rossoblù affrontano la Juventus e vanno a caccia dei primi tre punti dell’era Thiago Motta. Cominciata sotto strani auspici con la sconfitta al Dall’Ara per mano dell’Empoli (e molta sfortuna da mettere in conto), proseguita con una sosta e adesso con questa sfida alla Juve da far tremare i polsi. Se per Allegri è un test delicato, per Thiago è la gara giusta, quella che può far decollare questa sua nuova gestione cominciata tra mille difficoltà. Ieri Motta ha riunito l’intero gruppo e lo staff, ha parlato con i suoi giocatori e ha chiesto il massimo impegno. I dirigenti rossoblù hanno dato supporto al tecnico. Sono con lui. Massimo impegno, è sempre quello che chiedono tutti. Ma è davvero quella la cosa «non negoziabile», come aveva detto lo stesso allenatore alla sua presentazione, e su cui Motta non vuole arretrare di un millimetro. Si è dunque instaurato una specie di patto, che l’allenatore italo-brasiliano ha stretto con la sua squadra. Sono tutti con lui, i giocatori sono felicissimi dell’operato del nuovo tecnico. E anche curiosi di capire quali saranno le evoluzioni tattiche che Motta porterà nel corso della sua gestione.

Delicata

"Ci vuole tempo, ma nel calcio il tempo non esiste", aveva detto ancora Thiago. E’ per questo che ha chiesto al gruppo uno sforzo supplementare. Di comprensione delle sue idee, di adattamento alle scelte, ma soprattutto in campo. La sfida contro la Juventus è delicata perché il successo in trasferta manca dall’ultima dello scorso campionato (contro il Genoa), ma anche perché uno scivolone rischierebbe di appesantire la classifica rossoblù. Fermo a quota 6 punti, un successo (contro la Fiorentina) in 7 giornate, adesso il Bologna ha bisogno di punti. Il rischio è arrivare alla sfida contro la Samp, dell’8 ottobre al Dall’Ara, con una tensione sempre più alta. E però quella contro la Juventus sembra essere la gara meno adatta, o comunque la più difficile da affrontare. No, ha detto Motta, "va benissimo adesso e poi vogliamo essere competitivi con tutti". Ma certo la Juventus, "squadra forte e costruita per vincere", sembra il ciclope che il Bologna dovrà riuscire a battere con l’astuzia. Per questo Motta ha voluto la collaborazione di tutti, perché solo con «il collettivo», come dice lui, si possono raggiungere certi livelli.

Numeri no

La sfida contro la Juventus è anche una sfida alla tradizione (negativa, sì) dei rossoblù. La Juventus, infatti, è imbattuta da 38 (28 vinte, 10 pareggiate) delle ultime 39 partite di campionato contro il Bologna. L’unico ko nel parziale è uno 0-2 del 26 febbraio 2011, un successo ormai leggendario firmato da Marco Di Vaio (ah: il ds è partito per un viaggio di lavoro) e che a ogni scontro con la Juve viene a riproporsi come modello. L’ultima sfida a Torino, quella del girone di ritorno del campionato scorso, sembrava poter essere quella buona. Invece era finita in parità proprio nei minuti finali. E l’ultima volta che i bianconeri hanno impattato due gare di fila contro i rossoblù è stato nel marzo 2012: una vita fa. Questa volta, dunque, il Bologna potrebbe vincere una partita contro la Juventus in un girone d’andata di Serie A per la prima volta dal 29 novembre 1998 (3-0 con le reti di Paramatti, Signori e Fontolan). Anche se le ultime nove d’andata contro i bianconeri il Bologna le ha perse tutte, subendo sempre almeno due gol. Numeri che rendono la sfida ancora più sbilanciata da una parte sola. Thiago è però sicuro che il gruppo non lo deluderà. Ma i primi a crederci devono essere i giocatori.


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