Bologna, caso Arnautovic: Thiago Motta non lo convoca

Il centravanti sta bene, ma contro la Juventus non ci sarà: possibile addio a fine stagione
Bologna, caso Arnautovic: Thiago Motta non lo convoca© ANSA
Giorgio Burreddu
3 min

BOLOGNA - Marko Arnautovic non verrà convocato per la partita contro la Juventus. A dirlo è stato Thiago Motta, ieri. A precisa domanda sulla possibilità di vedere l’austriaco in panchina al Dall’Ara, il tecnico ha risposto: «No, Marko dal punto di vista medico è libero di allenarsi. Abbiamo un programma per la sua forma fisica. L’ultima volta che ha giocato novanta minuti era il 4 gennaio. Dipenderà tanto da lui». Ci sono tre punti di vista in questa storia e tutti hanno le loro ragioni. La prima è ovviamente quella di Thiago, l’allenatore che ha riportato il club ad alti livelli. Come ha sempre fatto in questi mesi con i giocatori rientrati dagli infortuni, Motta ha optato per la scelta di un percorso allungato. Chi rientrava da uno stop, lungo o breve, ha dovuto aspettare il suo turno, o meglio: il momento in cui Motta lo ha valutato pronto per scendere in campo. In questo Thiago non ha fatto differenze, e lo stesso ha fatto con Arnautovic.

Giocatore

Ma una società di calcio è fatta di tante anime, quella dell’allenatore non è l’unica. La più immediata, dopo Motta, è dunque quella del giocatore. In queste settimane, dopo lo stop rimediato contro la Salernitana (gara dello scorso 18 marzo in cui giocò solo 16’ prima di farsi male al piede), Marko ha sempre spinto molto. Dimostrando con i fatti, sul campo, il suo attaccamento alla squadra. E’ chiaro che Marko ha fatto di tutto per esserci contro la Juventus, il campo gli manca. A ben vedere, però, il primo allenamento in gruppo è arrivato ieri, troppo poco per poter pensare di avere minuti sul campo (abbastanza per la panchina?).

Club

Sguardo ancora diverso è quello della società, che in Arnautovic crede (vorrebbe andare avanti anche il prossimo anno) e in cui vede anche un patrimonio da gestire (e non solo tecnico). I dirigenti si auspicavano una convocazione. Visto l’impegno di Marko e il riconoscimento da parte dei suoi compagni, e dello stesso Motta, del ruolo di giocatore di valore. Di più. Dietro ci sono anche necessità economiche. Da mesi, ormai, prima a gennaio ma anche nelle ultime settimane, di Arnautovic si parla come giocatore in uscita. E’ evidente che l’assenza prolungata dal campo da un lato non fa che accelerare il desiderio di Arnautovic di andare via e dall’altro frena le possibili richieste del club in chiave mercato. Il prezzo, inevitabilmente, si abbassa. Anche per questo (ma non solo) dentro al Bologna tutti speravano in una convocazione. E però a Motta è stata riconosciuta autonomia, il tecnico sceglie secondo il proprio stile.

Precedenti

Convocato Arnautovic, che fisicamente non è pronto, cosa sarebbe successo se a 15’ dalla fine il Bologna fosse stato sotto di un gol? A furor di popolo il Dall’Ara avrebbe invocato l’inserimento di Arnautovic. Anche questo deve aver avuto un peso nelle scelte di Motta. Da questo campionato possiamo poi trarre due precedenti di segno contrario. Il primo, contro il Monza, quando Motta buttò nella mischia Arnautovic (tornato proprio da un infortunio) per 25’ e l’austriaco si fece ammonire dopo pochi secondi e saltò la gara successiva contro la Samp (male all'anca). Il secondo a Torino, quando Motta scelse di tenere Arnautovic (anche quella volta di ritorno da un infortunio) in panchina nonostante la squadra fosse in svantaggio.


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