Bologna, Thiago Motta lavora già per il futuro

Il tecnico dopo la gara con il Sassuolo ha fatto chiarezza sulla sua intenzione di proseguire l’avventura in rossoblù
Claudio Beneforti
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Se ascoltavi Thiago Motta prima del colloquio della settimana passata con il governo del Bologna presieduto dallo stesso Joey Saputo potevi anche farti l’idea che il suo futuro fosse davvero solo la partita successiva tanta era la convinzione con la quale condiva le sue parole, poi c’è stato questo vertice ed ecco che ha ammesso come sia stato toccato anche questo tema, poi siamo arrivati a Reggio Emilia, sala stampa dello Stadio Mapei... Sì, alla fine di Sassuolo-Bologna Thiago è stato ancora più esplicito, e a modo suo, nonostante volesse nascondere il più possibile il suo pensiero dentro l’analisi della partita, in pratica ha fatto sapere che sarà l’allenatore rossoblù anche nella prossima annata. Come da contratto, è vero, ma come vogliono sia il Bologna che lo stesso Thiago Motta, che ha sempre evidenziato come a Casteldebole stia bene e come stia altrettanto bene anche con i capi del Bologna, da Saputo a Claudio Fenucci, da Giovanni Sartori a Marco Di Vaio e a tutta la famiglia rossoblù che lavora quotidianamente al centro tecnico. «Per l’anno prossimo sarà importante il lavoro della società per rafforzare la squadra dove riterremo più opportuno. Certo, avremo il tempo per ragionarci anche se già sappiamo cosa ci servirebbe».

I rinnovi di dominguez e Orsolini

Eccome se lo sanno già, tenendo presente come Thiago Motta parli di continuo con il responsabile dell’area tecnica Sartori e il direttore sportivo Di Vaio, con i quali (appunto) si intrattiene a lungo giorno dopo giorno per valutare quello che è l’oggi e anche come dovrà essere il domani. Il punto è che ora come ora gli scenari non possono essere chiari fino in fondo, perché se da una parte quello che è l’obiettivo del Bologna è ormai un segreto conosciutissimo da parte di tutti, e cioè la conquista dell’ottavo posto in classifica, da un’altra i vertici rossoblù non sanno se con l’ottavo posto sarà possibile sbarcare in Europa, in Conference League, perché è evidente come il mercato da fare finirebbe inevitabilmente per essere diverso. E ancora: ci sono in ballo contratti in essere sui quali il Bologna dovrà fare riflessioni importanti, e ci riferiamo soprattutto a quelli di Riccardo Orsolini e Nicolas Dominguez, entrambi in scadenza nel giugno del 2024. Se rinnoveranno, bene, il discorso è chiuso, ma in caso contrario il governo rossoblù potrebbe anche entrare nell’ordine di idee di lasciarli partire per non perderli poi a zero l’anno successivo. Potrebbe, è consigliabile usare il condizionale, perché il Bologna non sembra intenzionato a farsi prendere per la gola né dai procuratori né dalle società eventualmente interessate ai calciatori. 

In ballo il futuro di Arnautovic

Non è finita, perché ci sono in ballo anche l’argomento legato a Marko Arnautovic, il cui contratto scadrà nel giugno del 2025, e a quei calciatori come Roberto Soriano, Gary Medel, Nicola Sansone e Lorenzo De Silvestri, tutti e quattro in scadenza a giugno. A giugno Sartori e Di Vaio parleranno con loro e dopo aver ascoltato anche il pensiero di Thiago Motta, ecco che prenderanno una decisione. A oggi una cosa è certa: gli uomini dell’area tecnica sono pronti non solo a fare i movimenti di mercato che serviranno, ma hanno già le idee chiare sui calciatori da prendere anche in base a quello che sarà il budget messo a disposizione da Saputo. Fino a Empoli gli occhi del Bologna erano finiti soprattutto su centrocampisti e attaccanti (sia esterni che prime punte), dopo Empoli (alla luce del serio infortunio capitato ad Adama Soumaoro) anche sui difensori.


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