Calafiori rivela: "Mourinho, De Rossi, la Roma: vi dico tutto"

Il nuovo acquisto del Bologna si presenta in conferenza stampa: le parole dell'esterno sulla nuova avventura e sulla passata esperienza in giallorosso
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BOLOGNA - "Ero andato al Basilea perché era una squadra che giocava le coppe europee: ma quando al contrario di quanto detto sono rimasti in pochi dell'anno scorso ed ero invogliato a tornare in Italia. Il Bologna mi ha voluto tanto e sono felicissimo". Si presenta così, Riccardo Calafiori, all'inizio della propria nuova avventura con la maglia del Bologna: "Motta? Una brava persona, l'ho già visto preparare una partita e si vede che può essere un grande allenatore. Centrale o terzino? Per me l'importante è giocare: il mister mi dice che mi vede benissimo in entrambi i ruoli. Ndoye? Ci siamo trovati benissimo insieme al Basilea". La conferenza di Calafiori è stata introdotta da Di Vaio: "Conosciamo tutti Riccardo, si è messo in luce con la Roma, poi ha avuto un brutto infortunio che lo ha condizionato. E' uno dei giocatori italiani di grande prospettiva, siamo contenti che sia arrivato, si sono create le condizioni per un investimento importante su di lui".

Mourinho, De Rossi e la Roma

Non poteva mancare qualche battuta sulla precedente esperienza di Calafiori in giallorosso: "Mourinho ti cambia tanto a livello di carisma, te ne dà tanto. E' quello che dà alle sue squadre, le fa essere più unite, più cattive, concentrate e determinate in campo. Tutti i miei allenatori mi hanno dato molto - aggiunge - Mourinho mi ha insegnato tanto dal punto di vista caratteriale. Di Fonseca mi piaceva molto che mi lasciava tranquillo". Idee chiare alla voce "idoli e modelli calcistici": "A livello di ruolo ci sono tanti giocatori che mi sono piaciuti e sono modelli - afferma Calafiori - Ma a livello di persona e a livello di 'come si fa il calciatore', non posso non nominare Daniele De Rossi, mi ha aiutato tantissimo. Lo devo sempre elogiare anche se non ce n'è bisogno, tutti sanno che persona è e che giocatore è stato. Tornare alla Roma? è un obiettivo, ma ora voglio far bene qui. La maglia? Ho scelto il 33 perché il 3 è il mio numero preferito ed era occupato. La 16 ce l'ho in testa sempre, ma non è un obbligo prenderla", ha concluso.


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