Thiago Motta alla Juve: Giuntoli in pole ma ci sono altre big in fila

Oggi l’allenatore comunica al presidente Saputo che andrà via dal Bologna: non c’è margine per trattenere il tecnico
Claudio Beneforti
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BOLOGNA - Il teatrino relativo al futuro di Thiago Motta è finalmente arrivato ai titoli di coda. Oggi l’allenatore rossoblù, senza la conferenza stampa di presentazione della partita di domani in casa del Genoa, incontrerà Joey Saputo per informarlo sulla sua volontà di lasciare il Bologna. Sì, è quello che si aspetta anche il governo rossoblù, perché può anche essere vero che «Thiago è stranino» come lo ha affettuosamente definito lo stesso presidente su per giù un mesetto fa, ma è altrettanto vero che per come il tecnico si è posto davanti a taccuini e telecamere negli ultimi tempi sarebbe sorprendente se dicesse di voler restare. Anche se in quel caso tutti, sia dentro a Casteldebole che fuori, farebbero salti di gioia, perché anche il popolo rossoblù vorrebbe fortemente la sua permanenza e di contro accoglierebbe con amarezza il suo addio. E anche un po’ di rabbia se più avanti Thiago dovesse ufficializzare che la sua futura squadra è la Juventus, perché a quel punto sarebbero fondate le voci che da quattro mesi si rincorrono accostandolo proprio alla panchina dei bianconeri. E questo nonostante abbia continuato nel frattempo a dare tutto per il bene del mondo rossoblù. Non dimenticando poi nemmeno il fatto che la gente di Bologna gli dovrebbe ugualmente gratitudine per quello che la squadra ha conquistato.

Thiago, meglio una scomoda verità

Ora, fino a che punto Saputo voglia provare a far cambiare idea a Thiago non lo sappiamo, a Casteldebole c’è anche chi afferma che il presidente non abbia perso tutte le speranze per convincerlo a restare, essendo pronto di nuovo a riconoscergli con i fatti la grande stima che tutto il Bologna ha nei suoi confronti. Una volta detto che la Juventus è disposta a far sottoscrivere a Thiago Motta un contratto triennale, che il direttore sportivo dei bianconeri Cristiano Giuntoli dovrebbe incontrarlo la settimana prossima per definire programmi e strategie di mercato (dopo averlo già incontrato due volte nei mesi passati al Touring di Fiorano?) e che attualmente il tecnico italo-brasiliano piace anche a Chelsea, Barcellona, Manchester United, Bayern Monaco e Milan. Quindi nel caso in cui si dovesse arrivare a una separazione - come ormai appare evidente - sarebbe importante che a Bologna fossero raccontati i motivi veri dell’addio, guai se dovessero uscire fuori pretesti per apparecchiare bene certe posizioni agli occhi della gente, perché una scomoda verità è sempre più costruttiva di una bella bugia.

Sartori attende il via libera per la successione

Sì, gli uomini dell’area tecnica del Bologna Giovanni Sartori e Marco Di Vaio stanno aspettando l’eventuale via libera da parte di Saputo per stringere i tempi per quanto riguarda l’allenatore chiamato a prendere il posto di Thiago. Inutile nascondere come nel frattempo non siano rimasti a guardare, avendo annusato bene l’aria che tirava, ma un conto sono i contatti avuti con i rispettivi agenti per capire la disponibilità di questo e di quel tecnico e un altro è mettersi a sedere attorno a un tavolo con gli interessati per parlare di programmi, di durata del contratto e di numeri per quanto riguarda l’ingaggio. E in questo senso il Bologna è come se fosse ancora all’abc e chissà se ha perso anche treni importanti, non fosse altro per una questione di correttezza nei confronti dello stesso Thiago, che ai grandi capi rossoblù Saputo e Fenucci ha continuato a garantire di non aver deciso dove allenare in futuro. La soluzione che più intriga il Bologna è quella relativa a Vincenzo Italiano, piacciono anche Paulo Fonseca, ora al Lille, ex Roma, e Raffaele Palladino del Monza.


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