Bologna, innamorati di questa squadra
La festa degli innamorati è fatta di lacrime e pioggia. Ma anche di errori che si commettono, si riparano e dopo si perdonano. Poi la fortuna e il carattere aiutano sempre chi crede che alla fine l’amore possa trionfare. Si conclude così la sfida di San Valentino che qualcuno potrebbe anche ribattezzare Dan Valentino per effetto della doppietta di Ndoye, emerso da questa partita con il carattere e la precisione che da tempo gli si chiedevano (e tra l’altro adesso è a quota 5 reti).
Alla fine contava solo la vittoria per il Bologna altrimenti la serata di ieri, con il tentativo di arrivare a costruire una mini serie positiva per l’Europa (tre vittorie consecutive al Dall’Ara, Monza, Como e appunto Torino), sarebbe diventata il festival delle recriminazioni. La squadra di Italiano potrà invece attendere con cinismo la doppia sfida di alta classifica tra oggi e domani che coinvolgerà prima Lazio e Napoli e poi Juventus e Inter. Qualcosa qualcuno lascerà per strada e allora si comprenderà con esattezza quale grande occasione sia stata sfruttata con tanto di rete nel recupero, fattore finora assente nelle rocambolesche vicende della squadra di Italiano (guizzi vincenti caratteristici, invece di tanti incontri della scorsa stagione con Motta).
Il Bologna rimette in piedi la sua marcia nel fango, ieri tutt’altro che immagine metaforica, dopo i due inciampi in trasferta con Empoli e Lecce. E trasforma di nuovo il Dall’Ara in un trampolino, dal quale si sono ottenuti 23 punti su 12 gare. E cioè 6 vittorie, 5 pareggi e una sola maledetta sconfitta, quella con il Verona. Ieri il Bologna ha prodotto anche un’altra piccola novità rispetto ai tentennamenti di quest’ultimo periodo. Se si pensa proprio alle gare in casa, è il primo successo contro una squadra di un certo spessore. Il Monza e il Como (vittorie) e il Verona (sconfitta) al momento occupano le ultime cinque posizioni. Solo la Roma in questo 2025 è stata un’avversaria di livello al Dall’Ara e sappiamo come è andata a finire, proprio in quel recupero che oggi ha portato bene ai rossoblù. Quindi battere il Torino non era scontato, ma soprattutto ha dato ulteriore consapevolezza agli uomini di Italiano. Tenendo oltretutto conto che per i granata è stata la prima sconfitta dell’anno solare.
In più, nel concitato esito degli ultimi minuti, c’è stata in qualche modo una benedizione celeste dell’ultimo mercato di Giovanni Sartori che ha firmato appena il rinnovo. Biraghi, sfortunato e sventato nell’autogol decisivo, poteva essere uno dei rinforzi di gennaio del Bologna, secondo qualche desiderata attribuito a Italiano. Invece è arrivato Calabria che ha esordito nel finale. L’ex capitano della Fiorentina non ce ne voglia. Ma quanto accaduto ieri venga preso come un segno del destino. Magari Calabria avrà anche presto i meriti di aggiustare la difesa del Bologna che, nonostante la vittoria, e proprio per il modo che si è determinata, continua a mettere insieme quegli errori che potrebbero invece essere un ostacolo se si vuole con forza e convinzione tornare a giocare i tornei che contano in Europa.
