© LaPresse Ekdal: «Crediamoci fino alla fine»
INVIATO A VERONA - La retrocessione è ormai dietro l’angolo, ma i giocatori del Cagliari, nonostante siano a -8 dall’Atalanta quart’ultima, hanno ancora voglia di crederci e di provare a difendere la Serie A nelle ultime 5 giornate di campionato. Albin Ekdal ha ammesso la brutta prestazione, ma non ha ammainato bandiera bianca: "A inizio incontro eravamo un po' lenti e non siamo partiti benissimo. Abbiamo preso un gol per caso e abbiamo faticato contro un CHievo aggressivo e attento. Sapevamo che queste erano le armi dei gialloblù e avremmo dovuto fare meglio. Ci è mancato quel quid in più per far gol, anche se ci abbiamo provato pure in nove contro undici. Stanchezza? Sì, forse un po', ma anche il Chievo aveva giocato domenica, dunque eravamo alla pari. Questa è una sconfitta dura, ma dobbiamo reagire subito e lottare fino alla fine. Mancano ancora cinque partite e dobbiamo provare a vincerle tutte. Non ci arrendiamo".
DESSENA SPRONA. Anche Daniele Dessena non si è voluto arrendere: “Per il Chievo si è messa bene e quel gol in apertura li ha favoriti. Sapevamo tutti che i veronesi fanno giocare male gli avversari perché sono aggressivi, si difendono in undici e ripartono. Al Bentegodi ci aspettavamo di fare punti, è ovvio, ma conoscevamo il valore dell'avversario: sulla carta più morbido della Fiorentina, in realtà più complicato da affrontare per le sue caratteristiche. La classifica si complica? Era già complicata prima… Ci sono ancora cinque partite, 15 punti che possono ribaltare situazioni apparentemente scritte. Non ci arrendiamo e continuiamo a crederci".
