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CAGLIARI - Alla fine era un po’ un predestinato anche se ci ha messo più del previsto ad arrivare a togliersi soddisfazioni come quella del gol che è valso al suo Cagliari il pareggio in casa del Sassuolo. E così, a distanza di otto anni dall’ultima volta, Daniele Ragatzu si è ripreso la scena alzando le braccia al cielo e andando subito incontro a chi ha sempre creduto in lui. Uno degli artefici del suo cammino, infatti, è stato Andrea Cossu, ora nello staff rossoblù ma fino a qualche anno fa autentico idolo del giovane attaccante classe 1991 che proprio nell’ex numero 7 si rivede per caratteristiche e imprevedibilità del gioco.
I tentativi di inserirlo in prima squadra ci sono stati fin da giovanissimo con l’esordio festeggiato a soli diciassette anni grazie a Massimiliano Allegri che i 1 marzo 2009 lo ha spedito in campo contro il Torino. L’attaccante ha aspettato due anni ma poi è arrivato il suo primo gol nella massima serie, sempre in Emilia, il 6 marzo 2011 a Bologna, ad appena vent’anni. Tutto sembrava iniziare nel migliore dei modi ma tra prestiti e categorie inferiori, da Gubbio alla Pro Vercelli passando per Lanciano, la strada si è fatta in salita tanto che alla fine il Cagliari ha deciso di fare un ultimo tentativo in Lega Pro con l’Olbia. Un modo per dargli un’ultima chance ma allo stesso tempo per tenerlo sotto controllo vicino a casa tanto che in Gallura l’attaccante sardo è di nuovo esploso con trentacinque reti in tre stagioni. Numeri che, uniti a una nuova prova di maturità, soprattutto caratteriale, hanno convinto il presidente Tommaso Giulini a fargli percorrere in senso contrario la Statale 131 che collega Nord e Sud dell’Isola, dandogli una nuova occasione. Tra la coppa e il campionato, in appena quattro giorni ha messo lo zampino in tre delle quattro reti realizzate dal Cagliari nelle ultime due gare fornendo un assist a Cerri per il primo sigillo alla Samp prima di realizzare due marcature tutte sue, una contro i blucerchiati e l’altra, preziosissima, domenica pomeriggio in una regione che sembra portargli bene.