Simeone esclusivo: "Il Cagliari e il mare, questa è la mia vita"

Il Cholito è nel pieno della maturità: "Sono in un posto meraviglioso e in una squadra che non ha limiti. Ibra il modello, Maradona il dio"
Simeone esclusivo: "Il Cagliari e il mare, questa è la mia vita"© Getty Images
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CAGLIARI - "Mi trovo in un posto meraviglioso dove il mare, la gente e la città ti aiutano a vivere con grande serenità. E poi ancora non ho capito come ho fatto ad andare avanti fino a poco tempo fa senza gli spaghetti con la bottarga e le arselle, un piatto davvero speciale che non conoscevo". Gli sono bastate appena una stagione e mezzo, scorcio di carriera durante il quale è successo un po' di tutto, per innamorarsi di Cagliari e di una Sardegna che lo ha accolto a braccia aperte e lui, Giovanni Simeone, sta ricambiando con grande affetto e soprattutto con quello che sa fare meglio, i gol.

Simeone, dal lock-down in poi non si è più fermato in zona gol. Qual è il suo segreto?
"Ho cercato di migliorare su tanti aspetti, anche mentali. Nel calcio di solito va tutto veloce perché giochiamo ogni settimana e non hai il tempo di fermarti un po' per guardarti dentro e crescere. Mi sono dedicato oltre agli esercizi fisici alla visione dei video degli attaccanti dell'Atletico guidati da mio padre e delle mie partite. Ho cercato di farmi trovare pronto".

Apriamo una parentesi su un personaggio che le sta a cuore, Maradona...
"Per tutti noi argentini lui è come un dio. È l'emblema della Nazionale, così come Messi. Sono figure importanti per la bandiera argentina. Ha compiuto sessant'anni la settimana scorsa e mi ha fatto piacere vedere in quanti gli vogliono bene. Per fortuna l'operazione è andata come doveva e sono contento perché lui ci aiuta ad essere forti soprattutto in un momento difficile come questo. Vedere che lui recupera è un esempio per chi soffre".

Torniamo alla maglia del Cagliari. Cinque gol in sei partite se li aspettava?
"Un bottino ottimo ma solo perché serve per aiutare la squadra. Non mi fermo mai all'aspetto individuale ma resto concentrato sul gruppo. Certo che poi mi fa piacere perché il mio lavoro è stare dentro l'area per fare gol".

È questo il miglior Simeone di sempre?
"Forse si. Credo che l'esperienza maturata e le partite giocate ti facciano migliorare. Sarebbe un peccato fermarsi proprio ora. Sono in A da cinque anni, ho fatto tante partite e molti gol ma quando cresci cerchi sempre maggiore qualità nelle giocate. All'inizio correvo tanto ma ora sto correndo meglio".

Poco sopra di lei nella classifica marcatori ci sono Ibrahimovic, Belotti e a pari merito Lukaku, Cristiano Ronaldo e Caputo. Cosa ruberebbe e a chi?
"Mi piace Lukaku per come sa difendere la palla. Un giocatore potente che con la forza muscolare riesce a dare tantissimo alla squadra. Io sono diverso fisicamente e mi piacerebbe dare una mano ai miei compagni. Però se penso ai gol guardo a Ibra, un giocatore che anche con l'età riesce a segnare tanto. Questo significa che, se lavori sempre, nemmeno gli anni ti possono fermare".

A proposito di attaccanti, è nata una nuova coppia con Joao Pedro che si candida a stupire...
"Ogni giorno che passa abbiamo un'intesa sempre maggiore. Capiamo che insieme possiamo fare male a chiunque e abbiamo preso consapevolezza di questo. Guardarci, parlare, stare insieme ci aiuta molto, tanto che a volte basta un gesto in campo e ci capiamo al volo. Siamo due ambiziosi e vogliamo sempre di più".

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