E invece il numero uno friulano ha immediatamente detto di no a Eriksen dimostrando di avere le carte in regola per far bene. La sconfitta di misura con un solo gol al passivo gli ha permesso di mandare un messaggio preciso: Vicario c’è. E ora che la società sembra intenzionata a valutare le eventuali proposte per Alessio Cragno, il portiere friulano è pronto a candidarsi da protagonista assoluto. Sarà il Cagliari a fare le sue valutazioni e decidere se rinnovargli la fiducia o acquistare un portiere più esperto. Potrebbe essere una occasione importante per dimostrare di avere tutte le qualità per essere un portiere titolare anche in serie A. Allenarsi accanto a Cragno sotto lo sguardo vigile del preparatore Orlandoni. E' stato al suo posto per tutta la stagione, facendosi trovare pronto quando è stato chiamato in causa. Il Cagliari dovrà decidere come procedere: per lui inizierebbe una nuova fase della carriera. Contratto fino al 2024, il club ha evidentemente fatto già la sua scelta, intravedendo grandi potenzialità. Se Cragno dovesse restare, Vicario si troverebbe di fronte ad un bivio: restare in panchina in attesa oppure chiedere di essere ceduto. Se a fare la valigia fosse Cragno, le quotazioni di Vicario salirebbero ma avrebbe, fin dal ritiro, gli occhi dello staff addosso. Sarà una bella sfida per lui, l’ennesima di una carriera vissuta intensamente ma alla quale manca ancora un posto da titolare in serie A.
© ANSACAGLIARI - Gli sono bastate quattro partite per convincere il Cagliari e i suoi tifosi sul fatto che la Serie A fosse la dimensione giusta per lui, ma ora per Guglielmo Vicario sta per iniziare la partita più importante: cercare di convincere la società a puntare ancora su di lui. L’impatto è stato ottimo e nonostante la sconfitta rimediata all’esordio nella massima serie, in casa dell’Inter capolista e destinata allo scudetto, ha messo in mostra qualità e soprattutto personalità per non farsi stritolare in un match che avrebbe messo in ginocchio qualsiasi portiere esordiente.