Fiorentina-Nainggolan, c'è il nodo ingaggio: l'Inter aspetta

Il belga è più che un’idea, ma guadagna oltre 4,5 milioni di euro a stagione, più del doppio di quanto può spendere Pradè
Fiorentina-Nainggolan, c'è il nodo ingaggio: l'Inter aspetta© Inter via Getty Images
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FIRENZE - Una grande suggestione, ecco cos’è per la Fiorentina l’ipotesi Radja Nainggolan, 31 anni, fino ad un anno fa nel giro della nazionale belga. Il club viola ha parlato con l’Inter, ha sentito la disponibilità del club nerazzurro e ha fatto sapere che la porta viola è aperta.

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Fiorentina-Nainggolan, porta aperta

Insomma l’idea che porta al centrocampista Nainggolan, uno che sa giocare da mediano, da centrale e pure da trequartista, accende l’intero mercato della Fiorentina. Un fuoco d’artificio che nemmeno per la notte di San Giovanni, un’ipotesi che è allo stesso tempo concreta e difficile. Una sfida nuova, dopo Boateng e Lirola, un altro colpo, ancor più roboante, un segno della presenza del nuovo presidente Rocco Commisso. Porta aperta quella della Fiorentina, ma la decisione dovrà essere fondamentalmente del giocatore. Perché nonostante la disponibilità nerazzurra e viola, ci sono degli scogli da superare, alti, rocciosi. Non bastano la volontà dell’Inter e la porta aperta dai viola, è Nainggolan che deve decidere la strada che intende percorrere. Da dove vuol ripartire e dove vuole andare, fisico e capacità balistica come la passata stagione, quando ha segnato sette gol complessivi.

Fiorentina, tocca a Nainggolan

I numeri sono il primo scoglio, frastagliati, taglienti, sui quali la Fiorentina non può camminare. Il centrocampista ha uno stipendio da 4,5 milioni di euro, forse qualcosa in più coi bonus, ben oltre il doppio del massimo stipendio dell’attuale Fiorentina. Una cima, quei 4,5 milioni di euro, che non può essere raggiunta nemmeno con la buona volontà della nuova proprietà viola. Il secondo scoglio sono le aspettative del giocatore. L’Inter ha già detto apertamente che il centrocampista belga non rientra nel progetto sportivo targato Conte e la speranza che per lui potessero spalancarsi le porte della ricca Cina, capace anche di coprire il disavanzo che Radja porterebbe a bilancio si sono chiuse ieri. Ieri Marotta ha spiegato che «si deve valutare tutto». Possibile, però, che voglia anche ritornare sui vecchi passi: che speri in un ritorno al «suo» Cagliari?


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