Fiorentina, per Italiano la Viola si è fatta in quattro

Portiere, terzino, regista e bomber: il tecnico è stato accontentato. In ritiro squadra completa al 70%
Fiorentina, per Italiano la Viola si è fatta in quattro© Getty Images
Francesco Gensini
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FIRENZE - Due più due è la formula scelta dalla Fiorentina per venire incontro alle esigenze di Vincenzo Italiano, considerando che il 14 agosto comincia il campionato Viola e, soprattutto, il 18 e il 25 agosto ci sono i playoff per entrare in Conference League. E allora il tecnico viola ha chiesto (e ottenuto) che la società accelerasse i tempi sul mercato dopo aver condiviso progetto, nomi e obiettivi. La formula sopra è presto spiegata: due sono Mandragora (ieri l’ufficialità dell’acquisto del centrocampista ex Torino: affare da 8,2 milioni+1 al massimo di bonus, presentazione domani alle 12) e Gollini (già preso, ufficialità in arrivo), gli altri due ovviamente sono rappresentati da Dodo e Jovic, sui quali la Fiorentina sta stringendo la presa. Conto facile: quattro rinforzi garantiti a Italiano per il ritiro di Moena.

Visti e presi

Quattro acquisti nella prima settimana di luglio e la Fiorentina 2022-23 è “fatta” al 70 per cento: questo permetterà all’allenatore viola di lavorare già in Val di Fassa sul gruppo-base della nuova stagione. E gli appuntamenti sopra ricordati esigevano un anticipo sui tempi, condizione fondamentale per affrontare le partite che metteranno in palio subito un obiettivo importante qual è l’ingresso in Conference League. La strategia è stata chiara: individuare subito i sostituti di Odriozola, Torreira e Piatek, poi garantirsi un’alternativa a Terracciano sapendo che Dragowski era (ed è) destinato alla cessione. Il corso delle varie trattative ha probabilmente rivoluzionato l’ordine degli arrivi, o forse no, ma il risultato finale è lo stesso quello atteso e sperato: Mandragora e Gollini ci sono, Dodo e Jovic ci saranno a strettissimo giro di posta. Portiere, esterno destro di difesa, regista/centrocampista, attaccante: non è la spina dorsale di una squadra come s’intendeva una volta, ma quasi, e comunque Italiano ha gli innesti necessari per trasformare un’esigenza (i playoff di Conference League: totale sette partite in venti giorni per la Fiorentina dal 14 agosto al 3 settembre compresi i cinque turni di campionato) in risorse. Il direttore sportivo Pradè in conferenza stampa (ore 12) farà il punto della situazione.

Quello che rimane

A spanne, un 30 per cento, e molto si concentra sul ruolo del centrale difensivo, considerando che Milenkovic non ha rinnovato il contratto in scadenza 2023, perché destinato come Dragowski a svestire la maglia viola. I venti milioni (e comunque non sotto i quindici) chiesti dalla club viola hanno un punto d’arrivo che si chiama Inter, non da oggi, ma prima i nerazzurri devono cedere Skriniar per dare forma all’accordo in essere e, semmai, questo potrebbe favorire l’inserimento di altre società. Che Milenkovic lasci Firenze non è però in discussione e da Senesi ad Alderete passando per Marlon la Fiorentina ha la soluzione in ponte. Poi, un altro centrocampista e le rifiniture dopo Moena: e anche il 30 per cento che manca sarà aggiunto.


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