Fiorentina, bufera stadio: i dubbi dell’Ue sul Pnrr per il Franchi

I fondi da destinare allo stadio? Verifiche europee in corso. Se saltasse il piano, toccherebbe al Governo o a investitori privati
Fiorentina, bufera stadio: i dubbi dell’Ue sul Pnrr per il Franchi© LAPRESSE
Francesco Gensini
4 min

FIRENZE - Il nuovo stadio Franchi si farà davvero nei modi e nei tempi annunciati dal sindaco Nardella? E se sì, con quali soldi? E dove andrà a giocare la Fiorentina nelle due stagioni (2024-2025 e 2025-2026) in cui, sempre da programma, i cantieri renderanno inagibile l’impianto? Domande di una questione che si sapeva sarebbe stata convulsa; domande che adesso si rincorrono in un vortice frenetico di ipotesi e dubbi. Con un’aggiunta inaspettata e preoccupante. 

Governo decisivo

Quest’aggiunta riguarda ovviamente l’intervento della Commissione Europea che, attraverso Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari europei, del Sud, delle politiche di coesione e Pnrr, lunedì ha fatto sapere al Comune di Firenze di aver sollecitato ulteriori verifiche sul finanziamento da 55 milioni per i Piani Urbani Integrati del Pnrr, dentro cui c’è il progetto Franchi. Una misura già approvata dal precedente Esecutivo, per la quale l’attuale Consiglio dei Ministri si è preso un mese di tempo per soddisfare le richieste arrivate da Bruxelles. Una parte dei 200 milioni complessivi è di competenza del Ministero dell’Interno. Ma se il piano venisse rigettato dalla Commissione Ue, si aprirebbe una voragine nel finanziamento stesso che solo la copertura garantita dal Governo potrebbe ricoprire. Alternative sempre in caso di parere negativo dall’Europa? Fondi privati, e si è fatto il nome anche di Commisso, ma l’imprenditore italo-americano non è intenzionato a mettere un euro, dopo che gli è stato respinto il piano del nuovo stadio nell’area di Campi, così come il restyling del Franchi stanziando centinaia di milioni di tasca propria in entrambi i casi. Idem se gli venisse domandato di “partecipare” alla costruzione di uno stadio provvisorio in città per evitare che la Fiorentina vada a giocare lontano da Firenze per due stagioni.

Renzi attacca

La questione ha ovviamente e velocemente travalicato i confini cittadini ed è esplosa a livello nazionale. L’ex sindaco di Firenze e senatore Matteo Renzi ha alzato il tiro facendo un appello alla Premier Meloni e allo stesso Nardella: «Togliete lo stadio dal progetto del Pnrr. Ha ragione l’Europa a non voler spendere così i soldi del contribuente. Avete un mese per spostare i soldi dello stadio su scuole e case popolari. Fatelo, fatelo insieme. Noi vi diremo bravi e vi daremo una mano. Quanto al Franchi, basta con lo strapotere delle sovrintendenze. Il privato, cioè la Fiorentina, faccia il suo progetto buttando giù le curve e dando uno stadio degno di questo nome alla città, ma uno stadio pagato dalla Fiorentina, non dai cittadini».

Stadio dai carabinieri

Il pollice verso di Renzi è il pollice invece sempre su di Eugenio Giani, che a sua volta continua a dirsi fiducioso che da Bruxelles possa arrivare il via libera definitivo al Governo e da questo la costruzione del nuovo stadio Franchi con i fondi del Pnrr: e se così sarà, il presidente della Regione Toscana, è convinto che la “Scuola Marescialli” a Castello sia la soluzione ideale per tenere la Fiorentina a Firenze, portando la capienza da 7.000 a 27.000 posti e aggiungendo tutte le infrastrutture interne ed esterne necessarie per le licenze. Costi stimati: da 10 a 20 milioni. Da individuare chi li sosterrebbe, ma di sicuro non sarebbe la Fiorentina per il discorso di cui sopra. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA