Beltran, il futuro in due lampi

Leggi il commento al centravanti della Fiorentina, autore di una doppietta in Conference League contro il Cukaricki
Beltran, il futuro in due lampi© LAPRESSE
Alberto Polverosi
4 min

Se sorvoliamo sull’assoluta inconsistenza dell’avversario di turno, restano per la Fiorentina alcune immagini lucenti di questa partita. Sulla prima è ritratto Lucas Beltran con i primi gol italiani, due più una traversa. Italiano aveva chiesto ai suoi centravanti di segnare gol difficili, brutti e sporchi, l’argentino ne ha fatti due facili, belli e puliti. Si è sbloccato, ma se davvero questa doppietta darà ragione ai 25 milioni di euro spesi per il suo acquisto lo sapremo solo in partite più sincere di questa. Vorremmo davvero sorvolare sul Cukaricki, squadra che occupa il 223° gradino della classifica Uefa, che gioca poco e picchia tanto (al 35' era già in dieci), ma è impossibile negare che i colpi, comunque di ottima fattura, di Beltran siano stati agevolati dall’assoluta debolezza della difesa serba. Vedremo se fa due settimane, in casa sua, il Cukaricki saprà trasformarsi in una squadra un po’ più vera.

I due lampi di Beltran

Fragilità serbe, ok, ma Beltran si è mosso bene, primo gol dopo un contrasto vinto (che non è proprio la sua specialità) e un dribbling (questo sì fa parte del suo repertorio), secondo gol con un pallonetto e da applausi la traversa centrata dopo un movimento ben fatto e una sventola in diagonale. Si è tolto un peso di dosso, come è capitato nel secondo tempo a Sottil che ha segnato il 4-0 con una splendida punizione e nel finale a Maxime Lopez anche lui al primo gol in viola: era la serata che aspettavano, la serata che per loro potrebbe trasformarsi in qualcosa di molto interessante.  
Due brevi digressioni. La prima: con Sottil, Lopez e Beltran diventano 15 i marcatori stagionali della Fiorentina, è un bel dato. La seconda: le due reti di Beltran sono arrivate dai lanci dei due difensori centrali, Ranieri e Martinez Quarta su punizione quasi a ridosso dell’area viola, questo per i passionisti della costruzione dal basso. 
L’altra immagine ha una tinta scura e una chiara: dopo 5 minuti si è fatto male Kayode, classe 2004, e al suo posto è entrato Comuzzo, classe 2005. Kayode entra in un’infermeria piena di terzini (Dodo non ne uscirà fino al prossimo anno, Biraghi forse già lunedì per la Lazio) e questo rende complicate le prossime scelte di Italiano. Che nel frattempo ha lavorato su Comuzzo, spostandolo dal centro alla fascia destra. Due ragazzi del settore giovanile, uno di 19 anni l’altro di 18. Ma proprio per evitare di restare senza alternative, ieri sera l’allenatore ha fatto esordire in prima squadra un altro giovanotto, Niccolò Pierozzi, terzino destro, classe 2001, fiorentino purosangue, che da poco ha risolto un problema di salute. In campo c’erano anche Luca Ranieri, classe ‘99, e Riccardo Sottil, altro 24enne, pure loro prodotti del settore giovanile della Fiorentina. In difesa tre su quattro italiani (lo straniero era Martinez Quarta) compreso un fiorentino, sul prato quattro ragazzi cresciuti nel vivaio viola: il futuro è tracciato e questo ritorno ai giovani di casa è un bel segnale per tutto il calcio italiano, non solo per la Fiorentina. 
La vittoria porta la squadra di Italiano al primo posto del girone insieme a Genk e Ferencvaros che hanno pareggiato lo scontro diretto, mentre il 6-0 migliora la differenza reti dei viola. Dopo la trasferta in Serbia, la qualificazione si giocherà nelle due gare finali, col Genk a Firenze e col Ferencvaros a Budapest. Ma una serata così aiuta e non poco. 

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