Fiorentina, tra il record e quelle ore da capolista

Leggi il commento sulle prestazioni della squadra di Palladino
Fiorentina, tra il record e quelle ore da capolista© Getty Images
Alberto Polverosi
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Sono sette, le sette bellezze della Fiorentina. Sette vittorie di fila e quest’ultima l’ha portata in testa alla classifica, anche se per poche ore. Ne manca una sola, di vittorie, per il record che oggi appartiene alla Fiorentina 59-60, quella di Hamrin e Montuori.  

La squadra sta bene, ha forza dentro e forza nelle gambe, ha idee e piena coscienza delle sue qualità. A Como non ha dominato, ma ha nuovamente convinto come gioco, solidità e concretezza, ha sfruttato le assenze numerose di Fabregas e ha preso i tre punti per proseguire la sua fantastica corsa. La linea-Palladino continua a dare risultati, c’è una Fiorentina per la Conference e una per il campionato, una squadra che il tecnico non cambia mai. Rispetto all’ultimo successo sul Verona, c’è stato un solo cambio, Cataldi (rientrato dall’infortunio) al posto di Sottil. E’ il segno della continuità che favorisce la manovra. A Como ci sono state delle fasi di gioco in cui i viola si scambiavano la palla a occhi chiusi.  
È un momento in cui funziona tutto, dietro e davanti, in casa e in trasferta dove la Fiorentina ha conquistato 14 punti e solo l’Inter ha fatto altrettanto. De Gea ha salvato tre gol in una manciata di secondi quando i viola erano in vantaggio solo di una rete, quella segnata da Adli, un mediano, su assist di Beltran. Come al solito ha imperversato Dodo, tornato per ultimo dal Sudamerica, ma Palladino lo ha confermato sulla fascia perché sa che prenderlo è difficile per chiunque. Dodo sta volando dall’inizio del campionato. A metà ripresa l’allenatore è intervenuto direttamente in partita mettendo dentro Sottil al posto di un mediano e Sottil in pochi minuti ha chiuso la partita con l’assist per il 2-0 del solito, immancabile Kean, a segno per la quarta volta di fila in Serie A. Infine la difesa a tre, secondo una logica chiara, la conferma dell’elasticità del tecnico. Nel primo tempo, anche sotto di un gol, il Como ha fatto una scelta che ha favorito la Fiorentina, ha lasciato a Ranieri lo spazio e la libertà per impostare e il sinistro del capitano viola ha pescato spesso Colpani e Dodo. Ranieri regista arretrato è una opzione in più.  
Un anno fa, dopo 13 giornate, la Viola aveva 20 punti, ora sono 28, aveva segnato 20 gol, ora 27. Il sogno può continuare, ma diventerà speranza concreta solo domenica prossima, se arriveranno le otto vittorie consecutive, perché l’ottava sarebbe contro l’Inter. Uno scontro diretto al vertice erano anni che non capitava al Franchi. Nel frattempo, Palladino recupererà anche Gudmundsson, il giocatore più talentuoso della Fiorentina. 


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