Gasperini: «Il Parma? Non è soltanto Cassano»

Il tecnico del Genoa: «Perdere un derby crea sempre dispiacere, è andata così e adesso sta a noi calarci nel prossimo incontro con la convinzione di non essere usciti sminuiti o demoralizzati»
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GENOVA «E’ una gara importante, non fondamentale». Dopo il derby c'è voglia di ripartire per il Genoa di Gasperini: i rossoblu lo fanno dalla gara con il Parma. Il tecnico commenta così: «Puntiamo a far valere la voglia di riscatto e dare segnali efficaci di crescita. Poi ci sarà la sosta e la prima fase di rodaggio sarà quasi ultimata per tutte, anche per una squadra rinnovata come la nostra a cui chiedo una partita propositiva. Il bilancio delle prime cinque giornate dice che sotto certi aspetti il gruppo ha fatto vedere buone cose, per altre dobbiamo lavorare ma è vero che abbiamo un nucleo di giocatori in grado di acquisire sicurezze. Per questo guardiamo al futuro con fiducia. In definitiva abbiamo sbagliato un tempo con la Lazio e giocato alla pari, a volte meglio, delle avversarie che il calendario ha proposto. A livello di atteggiamento siamo stati all’altezza».

 

POST DERBY - «Perdere un derby crea sempre dispiacere, è andata così e adesso sta a noi calarci nel prossimo incontro con la convinzione di non essere usciti sminuiti o demoralizzati. Del resto il torneo è appena incominciato e andiamo ad affrontare un Parma che, se ha mostrato difficoltà di equilibrio pagando l’assenza degli infortunati, ha valori di spessore. Serve ricordare che ha segnato quattro reti al Milan, ha tenuto a lungo la Roma sul pari e realizzato tre reti in trasferta al Chievo? A dispetto di qualche acciacco fisiologico allo stato attuale l’unico assente è Marchese. Il Parma non è solo Cassano un giocatore difficile da controllare. Gioca da finto nove ma poi si allarga o scala a centrocampo per aprire spazi all’inserimento dei compagni».


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