Mancini: «Inter, ci credo. Nel 2016 da scudetto»

Il tecnico nerazzurro: «La base è ottima. Vedo i ragazzi che stanno migliorando sempre di più, tutti stanno crescendo, l'anno prossimo puntiamo a lottare con Juve, Napoli e Roma»
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FIRENZE - Un'Inter da scudetto per l'anno prossimo: questo l'obiettivo di Roberto Mancini, allenatore dei nerazzurri, che si è detto fiducioso sulle possibilità di tornare a lottare contro la Juventus. "Sì, sì - risponde ai cronisti, finita la premiazione della Panchina d'Oro al centro tecnico di Coverciano - la base è ottima. Vedo i ragazzi che stanno migliorando sempre di più, tutti stanno crescendo, l'anno prossimo puntiamo a lottare con Juve, Napoli e Roma".

SEGNALI POSITIVI - Il pareggio agguantato a Napoli è un altro piccolo segnale positivo in questo senso, secondo Mancini, che si è detto "contento a metà" per via di qualche occasione sprecata. Tuttavia, rileva il tecnico con soddisfazione, "da quando sono arrivato la mentalità è migliorata tantissimo: è una squadra che non aspetta, che comunque anche nei momenti di difficoltà può lasciare degli spazi agli avversari ma cerca di giocare, di fare gioco, e questo è fondamentale".

ICARDI FONDAMENTALE - Difficile però prescindere da Mauro Icardi, per il quale la trattativa per il rinnovo del contratto è ancora in corso. "È molto migliorato in questi ultimi due mesi - dice l'allenatore - è un giocatore fondamentale, anche perché segna e segnerà sempre, diventerà sicuramente un grandissimo attaccante". A chi gli chiede un parallelo con Gianluca Vialli, Mancini obietta che il suo 'gemellò dei tempi sampdoriani "lavorava molto fuori area", e "distruggeva fisicamente gli avversari", ma Icardi "sta lavorando bene e sicuramente migliorerà".

TESTA AL WOLFSBURG - Ora testa al Wolfsburg, con cui ci saranno "due partite molto difficili" in Europa League, e al campionato in corso per conquistare un piazzamento utile per le coppe, avverte Mancini. Per tornare in vetta l'anno prossimo, la squadra da battere rimane la Juventus: "Credevo che Roma e Napoli potessero lottare fino alla fine, ma la Juve si sta dimostrando ancora una volta la squadra più forte", afferma il tecnico nerazzurro, che però per la Panchina d'Oro non ha votato il vincitore Antonio Conte, ma per l'allenatore della Fiorentina Vincenzo Montella "per come gioca bene la sua squadra".

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