Il vivaio dell'Inter in vetrina© Inter via Getty Images

Il vivaio dell'Inter in vetrina

Conferenza stampa di presentazione della cantera nerazzurra che ha vinto tre scudetti la scorsa stagione. Il direttore Samaden e il tecnico della Primavera tricolore, Vecchi, hanno parlato di prospettive e futuro.
Andrea Ramazzotti
6 min

INVIATO A RISCONE - Il settore giovanile dell'Inter in vetrina. Oggi pomeriggio nella sala stampa del centro di Riscone di Brunico conferenza stampa con il direttore Roberto Samaden e il tecnico Stefano Vecchi. I due hanno parlato di futuro, dai ragazzi che stanno crescendo, agli investimenti che la società sta facendo sui giovani.

SAMADEN SPIEGA - Ha iniziato Samaden, da 27 anni nel vivaio nerazzurro: "Prima di tutto - ha iniziato - voglio ringraziare la società per le dimostrazioni di sostegno passate e future. Ci stanno rifacendo tutti i campi del centro Facchetti e la proprietà sta migliorando le nostre strutture. Ringrazio anche Vecchi per quello che ha fatto negli ultimi tre anni, per come ha permesso ai ragazzi di crescere e i risultati che ha avuto. Firmando un contratto triennale ha confermato di avere un grande attaccamento al nostro progetto. Continueremo a lavorare per trovare talenti e farli crescere. Ci fa piacere ufficializzare in quest'ottica l'arrivo di David Wieser, un 2002 di cui si sentiremo parlare in futuro: sono contento che abbia scelto noi vista la concorrenza che c’era. E mi fa piacere che qui accanto ci siano Valletti e Vanheusden: il primo ha iniziato da noi a 8 anni, scelto da Giuliano Rusca, e ha fatto tutto il percorso del settore giovanile, mentre Vanheusden è stato individuato a portato all'Inter nonostante la grande concorrenza. Non è vero che abbiamo solo stranieri e comunque noi cerchiamo di inserire i migliori talenti che ci sono. Come si migliora una stagione fantastica come il 2016-17? Con il lavoro, una cosa che abbiamo fatto sempre negli ultimi anni. Il nostro obiettivo non è vincere, ma far crescere i ragazzi. Avendo una società che investe nei giovani si lavora meglio e il fatto che adesso ci sia Dario Baccin, che ha creato un collegamento forte tra il club e il vivaio, è importante. Dopo questi tre scudetti aumenteranno le responsabilità? Noi dobbiamo scovare i talenti, farli crescere e renderli il più velocemente possibile a livello della prima squadra, anche se mi rendo conto che ricreare un’Inter con tanti giocatori in prima squadra cresciuti nel vivaio come quella di fine anni '80 non è semplice e forse neppure realizzabile". Eccoci agli allenatori del 2017-18: "Confermiamo Vecchi, Zanchetta e Corti che hanno vinto gli scudetti. Gabriele Bonacina, uno dei collaboratori di Vecchi, scenderà ad allenare l’Under 16. Paolo Annoni, ex Sampdoria, allenerà l’Under 15. A livello di scouting abbiamo rinforzato la nostra area con Marco Albergati, uno degli osservatori storici della Roma, Gigi Beghetto e Matteo Villa che ci darà una mano anche sul campo. Siamo orgogliosi dei risultati che abbiamo ottenuto e siamo orgogliosi di quanto la società ci aiuta. Se qualcuno ci prende a riferimento per come lavoriamo come settore giovanile fa piacere. Siamo convinti di avere una squadra in grado di far crescere i ragazzi e vogliamo continuare così anche perché nel nostro vivaio ci sono persone che lavorano qui da tanti anni. La miglior società che lavora con i giovani in Europa è l’Athletic Bilbao che sforna in continuazione ragazzi di talento. Per me quello all'Inter è stato un sogno iniziato nel 1988 quando ho iniziato a “bazzicare” il club come allenatore dei Pulcini, anche se poi a tutti gli effetti lavoro all’Inter dal 1990. A settembre partiremo con un progetto educativo sulle responsabilità che hanno giocatori, allenatori, ma anche i genitori per la formazione dei giovani, dentro e fuori dal campo. Lavoreremo anche per educare all’uso dei social network: senza divieti però perché sarebbero assurdi".

VECCHI FELICE - Dopo Samaden ha parlato anche il tecnico della Primavera, reduce dalla doppia esperienza con la prima squadra (come traghettatore) della scorsa stagione: "Adesso non posso più andare in giro senza trovare persone che non mi chiedano un autografo o un selfie" ha scherzato. Poi ha ripreso: "Se i nostri ragazzi hanno tante richieste sul mercato vuol dire che abbiamo fatto un bel lavoro, al di là delle vittorie delle ultime stagioni. C’è sempre da migliorare e per questo proveremo a fare qualcosa di diverso. Non vogliamo che nessuno ci superi, ma dobbiamo essere noi a superarci. Non vogliamo fermarci alle vittorie ottenute finora, ma dovremo cambiare schemi e modi di allenamenti per avere sempre nuovi stimoli e obiettivi. Il rapporto con Spalletti? Mi ha chiesto un parere sui giocatori della prima squadra che ho allenato lo scorso anno e sui ragazzi della Primavera. Pinamonti? E’ un ragazzo che spicca tra i tanti giovani, ma in una squadra come l’Inter non è facile giocare sempre. Misurarsi sempre con certi grandi giocatori durante la settimana e giocare qualche partite con la Primavera, visto che è un 1999, può essere formativo. All’Inter ha un percorso importante davanti”. Eccoci al 2016-17 che lui ha trascorso tra prima squadra e Primavera: “La mia esperienza in prima squadra mi ha arricchito perché avere a che fare con un organico come quello dell’Inter, all’interno di una struttura così importante come questa, mi ha migliorato come allenatore e come persona. Sono passato dall’anonimato alla conoscenza da parte di tutti i tifosi... Il rinnovo del contratto e le richieste che ho avuto? Ne ho ricevute più l’anno passato, forse perché tutti sapevano che la società era intenzionata a tenermi e io volevo restare. Cosa penso di Sala? E’ cresciuto fin dai Pulcini con l’Inter e si è ritagliato dello spazio anno dopo anno anche se non ha una grandissima fisicità che va costruita. Il giocatore che mi ha dato più soddisfazione? Dico Carraro che è stato voluto fortemente dal Pescara e da Zeman. I social? Sono su Instagram da questa estate e ora i miei ragazzi li seguo ancora meglio (ride, ndr). Devo stare attenti a quello che scrivono da adesso in poi".


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