IL RITORNO - «Per come l’ho vissuta io, Roma non mi è indifferente, è un gruppo di giocatori a cui ho voluto bene, con cui ho instaurato un rapporto professionale di altissimo livello. Ho avuto risultati di grandissima qualità e disponibilità. Vado a Roma con tutto l’entusiasmo possibile, poi loro possono accogliermi come vogliono. Se incontro Francesco sarò contento di abbracciarlo e salutarlo, tra me e lui non ci sono conti in sospeso, gli ho detto quello che dovevo, come spero abbia fatto lui, sarà un piacere ritrovarlo».
TOTTI - Durante i sorteggi della Champions League a Montecarlo Totti ha detto che lo saluterà aggiungendo una battuta: "Ma senza abbracci" Spalletti non si scompone: «Conosco bene Francesco, l'ho visto sorridente, mi sembra che ora stia facendo quello che voleva fare. Lui può pensare quello che vuole, ho il mio sentimento d'amore da distribuire, per lui ne ho un bel pezzo. Mi ha fatto vivere delle partite splendide, non ho problemi di nessun genere, sono tranquillo nell'incontrarlo. A Roma ho avuto tanti altri grandi calciatori: Manolas, Strootman, Nainggolan: è una squadra con una scocca molto forte. Vorrei rivedere in campo Alessandro Florenzi». Spalletti non ha risparmiato una critica all'ambiente: «Emerson doveva fare il parcheggiatore a Trigoria ora invece fa parte del giro della Nazionale».