MILAN TOSTO - Spalletti poi esalta il suo bomber improvvisato, Milan Skriniar: solido in difesa e letale in attacco: «È un calciatore eccezionale, sempre attento e quasi mai in difficoltà: è un elemento tosto, un titolare su cui affidarsi. La mia esultanza? Ho fatto la linguaccia ai miei collaboratori in panchina, non era un brutto gesto nei confronti dei tifosi avversari: per noi è stata una partita sofferta e mi sono lasciato andare per la prima volta in quattro giornate».
Handa salva, Skriniar e Perisic segnano: Spalletti solo in vetta
ICARDI IN OMBRA - L'analisi non può non comprendere la gara negativa di Icardi: «E' stato cercato poco nel primo tempo. Se qualche volta però gli dai palla oltre la linea difensiva e li costringi ad arretrare, li metti in difficoltà. Quando ci pressavano, anche Mauro è venuto indietro, a metà strada, perchè i centrocampisti devono poterlo trovare tra le linee, ed era lì che dovevamo prendere vantaggio. Perisic? Con lui non ho toccato delle corde in particolare: le grandi squadre ragionano così, sono pronte a farsi carico delle difficoltà dei compagni. Lui è un leader, si fa vedere, gestisce palla, la rende giocabile. Ha fatto dei rientri da 50 metri in queste partite che sono impressionanti».