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MILANO - ''Abbiamo bisogno di questi tre punti, i giocatori avvertono questa necessità più di me. Il nome dell'avversario conta relativamente, dobbiamo tornare a vincere'': lo dice il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti rispondendo alle domande dei tifosi in diretta social, alla vigilia della partita contro la Spal di domani alle 12.30. L'allenatore nerazzurro parla anche di Lisandro Lopez e Rafinha, i due rinforzi arrivati dal mercato: ''Sono tutti e due pronti per giocare. Sono ragazzi seri, professionisti perfetti. Lisandro è un difensore centrale. Rafa lo si può utilizzare in più ruoli, ha qualità di palleggio nello stretto che servono in questo calcio. Tecnica e rapidità sono importantissime''.
«RAFINHA E' FORTE» - "Rafinha ha qualità nello stretto e può giocare in più ruoli, è pronto, reattivo, è forte. Deve solo mettere a posto la condizione ma mi aspettavo di peggio". Questo il giudizio di Luciano Spalletti sull'ormai ex Barcellona, arrivato in prestito all'Inter.
«MERCATO? BISOGNA SAPERSI ACCONTENTARE» - Il tecnico dell'Inter ha anche parlato del mercato in entrata: "E' chiaro che è difficile per qualsiasi società, ci sono dei limiti, delle barriere, e non si può andare al di là. Bisogna sapersi accontentare e usare bene il materiale che abbiamo a disposizione. E ne abbiamo. La differenza non la può fare quello che ci manca ma quello che c'è e io devo cercare di fare qualcosa di meglio".
«PASTORE E' FORTE» - "Pastore? E' un grande calciatore, ne abbiamo parlato come abbiamo parlato di altre situazioni senza perdere di vista quelle che abbiamo già. Un Pastore è importante perchè tiene unito il gregge...". Luciano Spalletti si concede questa battuta commentando le voci di mercato che vorrebbero l'Inter sulle tracce del fuoriclasse argentino del Psg. Per quanto riguarda invece un possibile addio di Nagatomo, il tecnico di Certaldo ammette: "Comincia a essere un calciatore maturo e bisogna capire quelle che sono le sue volontà. Ho 3-4 giocatori nel suo ruolo e non posso promettergli niente. Posso capire che, davanti alla possibilità di andare in una squadra dove gli garantiscono di farlo giocare, possa decidere di andare via".