Conte: "Inter campione d'inverno? Varrebbe poco". Poi su Ibrahimovic e Capello...

Il tecnico: "L'Atalanta è la squadra più in forma del campionato in questo momento. Sarà un test impegnativo"
Conte: "Inter campione d'inverno? Varrebbe poco". Poi su Ibrahimovic e Capello...© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
6 min

MILANO - Grandi elogi per l'Atalanta, definita la squadra in questo momento più in forma del campionato, e nessun riferimento al mercato, come già successo la scorsa settimana. Antonio Conte ha parlato alla vigilia della sfida contro la formazione di Gasperini di domani sera e ha messo in guardia i suoi uomini.

Conte, quanto sarebbe importante un successo contro l’Atalanta per la consapevolezza dell’Inter?
Sarebbe importante perché stiamo parlando di una squadra forte, la più in forma del campionato in questo momento. Loro stanno facendo bene, continuano a crescere e sono più forti dello scorso anno. Sarà un test impegnativo: Gian Piero sta facendo un grande lavoro, sta aumentando la qualità della rosa lavorando sui dettagli. Stanno facendo un percorso di crescita importante: complimenti a Gian Piero che conosco personalmente, non avevo dubbi che avrebbe ottenuto certi risultati.

Guardiola ha detto che giocare contro l’Atalanta è come andare dal dentista. E’ d’accordo? Che partita si aspetta?
Mi aspetto una partita molto intensa, anche fisica, una partita che sarà giocata a intensità importanti da entrambe le squadre. Per noi è un bel test contro una squadra che è molto molto difficile da affrontare. Detto questo, noi dobbiamo essere contenti del nostro percorso, cercare di migliorare e far crescere l’intensità e la pressione durante tutta la partita. L’Atalanta sta facendo questo discorso da un po’ con Gian Piero e sono avanti. Mi aspetto una gara intensa. Ci stiamo preparando e anche loro si stanno preparando bene.

Skriniar e Barella squalificati, il problema di Vecino: c’è ancora emergenza…
Il discorso di Vecino vediamo, non è successo niente di particolare. Non escluderei magari che possa esserci. Vediamo…

Fuori dalla Pinetina ci sono in vendita le maglie di Eriksen e Vidal. Chi preferirebbe tra i due?
Ho già risposto e di mercato non parlo. E’ inutile mi facciate domande di mercato. Di questo parlerà solo i dirigenti, non il sottoscritto.

Avete 45 punti dopo 18 partite e in caso di successo contro l’Atalanta sarete campioni d’inverno. E’ un traguardo simbolico? Negli ultimi 25 anni tutte le volte che l’Inter è stata campione d’inverno ha vinto il tricolore…
La valenza di essere campioni d’inverno è poca perché alla fine vince chi taglia prima il traguardo, non chi è davanti a metà corsa. Come detto prima dobbiamo vincere e non sarà facile perché l’Atalanta ci vuole rubare l’idea e non sarà semplice. Chiederemo tantissimo a noi stessi perché sarà una gara difficile che ci metterà alla prova. Ben vengano queste sfide. E’ l’ultima del girone d’andata e poi potremo fare dei bilanci, capire dove possiamo migliorare e dove possiamo arrivare.

Dopo la vittoria a Napoli ci sono state polemiche per il gioco dell’Inter, il contropiede…
Non è il caso di parlare di certe cose. Va bene così. Ognuno deve vedere il calcio come lo vuole vedere. Noi andiamo avanti per la nostra strada, cercando di dare soddisfazione ai nostri tifosi. Non vogliamo dare ascolto ad altri.

Domani sera si affrontano il miglior attacco e la miglior difesa… Vincerà come sempre succede in Italia chi subisce di meno?
Parliamo di noi come la miglior difesa e ma abbiamo anche il terzo miglior attacco con un gol in meno della Lazio. Parlare è facile quando si sta davanti alla televisione… (nuovo riferimento a Capello?, ndr) Per vincere bisogna fare gol, ma l’equilibrio è fondamentale. Chi vince di solito incassa meno gol, ma ha anche un ottimo attacco. Non ho mai visto squadre vincere scudetti con un attacco da metà classifica.

Può bastare un anno per accorciare il gap oppure serve più tempo?
Rimango fermo alle valutazioni di inizio anno anche se poi ci possono essere vicissitudini che non ti fanno esprimere il valore della rosa. Ho detto e ribadisco che a parte l’Inter, le altre hanno aggiunto e non hanno sostituto. Di solito quando fai questo il gap dovrebbe aumentare, mentre noi stiamo facendo qualcosa di positivo, i nuovi si sono integrati bene, chi c’era si è responsabilizzato e stiamo sopperendo al gap. Detto questo, le grandi squadre si fanno con il tempo e nessuno ha la bacchetta magica. Mi auguro di avere il tempo e la pazienza di cambiare tutto e di far bene qua.

In questa Inter c’è un leader come lo è ora Ibrahimovic al Milan? E’ fondamentale un leader nelle grandi squadre?
Innanzitutto do il bentornato a Ibrahimovic che ho provato a portare al Chelsea, ma era in fase di recupero (dall’infortunio al ginocchio, ndr) e non se l’è sentita. Lo stimo: è forte, ha personalità e viene da un’infanzia in cui nessuno gli ha regalato niente. Credo che possa dare tanto al Milan, può responsabilizzare l’ambiente e credo che sia importante per un allenatore trovare calciatori in squadra che portino avanti il tuo verbo, ragazzi che hanno personalità, senso di appartenenza e valori al gruppo. Quando un allenatore trova questi calciatori, il suo lavoro viene accelerato. Nell’Inter c’è un gruppetto di ragazzi che si stanno responsabilizzando sempre di più, in campo e fuori.

Godin è tranquillo visto che si è letto di una sua partenza?
Il mese di mercato è un po’ particolare, ma bisogna essere intelligenti e capire che ci possono essere tante voci che si possono rincorrere. Capire e dare il giusto peso alle voci. Per noi questo è un mese un po’ difficile perché ci sono da gestire alcune voci, a volte non vere, e ci sono le partite da preparare. Il calcio è anche questo e bisogna fare di necessità virtù.

Si è guadagnato l’etichetta di allenatore che vince alla prima esperienza. Quando si capisce che si può vincere?
Durante l’anno o in particolare nella seconda parte della stagione. Al Siena e al Bari in B, ma anche alla Juventus e al Chelsea. E’ la seconda parte della stagione quella decisiva, è lì che capisci che puoi affondare il colpo.


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