Marotta furioso: "Rinvio Juve-Inter? E' un campionato falsato"

Durissima reazione dell'ad: «Non ha perso la nostra società ma tutto il sistema. Era stata già scelta una linea: perché cambiare? Colpa della Lega. Ora niente Sassuolo...»
Marotta furioso: "Rinvio Juve-Inter? E' un campionato falsato"© LAPRESSE
Andrea Ramazzotti
3 min

Alle 16, dopo aver già parlato ad alcune tv, la rabbia non era sparita. Anzi, se possibile era ancora maggiore. L’ad dell’Inter Giuseppe Marotta è andato giù duro e dall’altro capo del telefono ha caricato. La principale destinataria dei suoi messaggi è stata la Lega, che secondo lui non ha gestito bene questa vicenda, ma, pur non citandola neppure di fronte a una domanda diretta, nelle sue parole il sospetto-certezza che la Juventus abbia avuto un peso determinante in questo rinvio delle partite si è insinuato.

Marotta, l’Inter voleva giocare stasera a Torino, anche a porte chiuse, e invece la partita è stata rinviata. E’ una sconfitta per voi?

«Non è una sconfitta per l’Inter. E’ una sconfitta per il sistema calcio che doveva gestire meglio questa vicenda».

Ci spieghi.

«Fermo restando che il Paese è in emergenza e che bisogna salvaguardare la salute dei cittadini, quando ritorno a vestire i panni del dirigente non posso che constatare la situazione paradossale che si è creata: non si può dire il martedì che è indispensabile giocare a porte chiuse, con tanto di direttive da parte del Governo, inviare il giovedì un comunicato nel quale si dispongono 5 incontri senza pubblico e poi rinnegare tutto il sabato, a poche ore dall’inizio delle gare. Se era stata decisa una linea, doveva essere seguita».

A farne le spese è la regolarità del campionato?

«Certamente. La mia non è una questione di principio: siamo di fronte purtroppo a uno scenario che non è più razionale, a una situazione totalmente squilibrata sotto l’aspetto competitivo. L’Inter e il Sassuolo, tanto per fare due esempi, non giocano da due giornate, mentre altre formazioni hanno disputato tutte le partite. Vi sembra normale?».

Cosa ha provato quando ha appreso del rinvio delle 5 gare?

«Incredulità. Ripeto, siamo di fronte a un’emergenza sanitaria e la salute dei cittadini è prioritaria rispetto ad ogni evento sportivo, ma ciò premesso, bisognava analizzare, discutere e condividere le dinamiche che hanno portato a questa decisione. Invece non è stato fatto. Aggiungo inoltre che c’era il tempo di valutare e decidere prima, senza arrivare così a ridosso delle partite. Una scelta all’ultimo momento era la cosa da evitare per l’immagine che si dà del nostro movimento».

Tifosi dell’Inter sui social sono arrabbiatissimi.

«Li capisco benissimo e sono d’accordo con loro».

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