Conte striglia ancora Marotta. Ora l'Inter gli fa notare le occasioni perdute

Il tecnico sembra tornato ai tempi della Juventus quando attaccava i nerazzurri. Ma oggi l'Inter è la sua casa
Conte striglia ancora Marotta. Ora l'Inter gli fa notare le occasioni perdute© LAPRESSE
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Conte contro Inter, ci risiamo. Nella sua epoca juventina, soprattutto da calciatore, era la normalità. Ma c’era una storica rivalità ad alimentare le tensioni. Ora, invece, tutto è cambiato, il tecnico leccese si è addirittura accomodato sulla panchina nerazzurra e ha pure cominciato a vedere con un’altra prospettiva quei vecchi tempi: «Se c’è da tirare uno schiaffo, lo tirano all’Inter. In passato è stato così e lo è anche tuttora…», ha detto l’altra sera, raccogliendo l’immediato consenso dei tifosi interisti. Ma nel denunciare il trattamento “subìto”, Conte ha anche messo sul banco degli imputati i suoi dirigenti, che, dalla sua ottica, non si sarebbero impegnati adeguatamente per difendere la squadra. Ed è proprio questo il punto centrale della questione.

La nuova 'esplosione' di Conte

Anche perché, come premesso, non è stata la prima volta che sono scattate le scintille. Basti ricordare, quando, un anno fa, dalla Cina, Conte denunciava il ritardo sul mercato, non avendo di fatto attaccanti da mandare in campo nelle amichevoli. Ma eravamo agli albori di una nuova avventura. C’era ancora bisogno di conoscersi. Il peggio è arrivato dopo, quando la stagione è cominciata. E le “esplosioni” sono spesso coincise con risultati negativi o traguardi mancati. Come se ci fosse innanzitutto la necessità di trovare spiegazioni, scaricando però le colpe su altro o altri. In Champions, ad esempio, dopo aver perso in casa del Borussia Dortmund, compromettendo la qualificazione alla seconda fase, ecco il dito puntato verso la società: «A inizio anno sono stati fatti errori importanti». Più recentemente, invece, incassata la rimonta da un Bologna in inferiorità numerica, ecco spuntare lo stesso tema: «Ho preso un pacchetto preconfezionato con tante situazioni da migliorare».

Inter, la società getta acqua sul fuoco

Forse proprio perché non è un inedito, ieri in casa Inter si è cercato soprattutto di gettare acqua sul fuoco. Volendo sintetizzare, il messaggio trasmesso è che certe esternazioni fanno parte del personaggio: quando si decide di prendere il “pacchetto” Conte, in sostanza, occorre accettare anche i suoi eccessi. Del resto, viene fatto notare, accadeva pure alla Juventus. E, in ogni caso, nascerebbe tutto dall’incapacità di accettare la sconfitta. Inoltre, pur essendo magari esagerati come toni, tali sfoghi avrebbero anche il fine di stimolare una reazione, di moltiplicare gli sforzi per continuare a crescere, a migliorare, a costruire la mentalità vincente e, quindi, a raggiungere i traguardi che sono stati posti. E, da questo punto di vista, l’Inter contiana è già a buon punto. Dopo il pareggio dell’Olimpico, infatti, è matematicamente tra le prime quattro con quattro turni in anticipo. Non si può dire che è già Champions, perché se il Napoli trionfasse a Lisbona e la Roma in Europa League scenderebbero a tre le qualificate alla massima competizione europea. Per di più, con 72 punti è già stato raggiunto il bottino del 2017/18 con Spalletti in panchina. E ora, con quattro gare a disposizione nel mirino ci sono i 76 punti di Leonardo, nell’annata post-Triplete, chiusa con il secondo posto alle spalle del Milan. Senza contare che proprio l’ultimo scudetto, nel 2010, fu vinto a quota 82. 

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