Inter, contro il Real è la "tua" partita

Ultima nel girone con appena 2 punti dopo 3 giornate, quella contro il Real è la gara ideale per dare la svolta a una stagione finora al di sotto delle aspettative. I nerazzurri hanno tutto: un grande allenatore, un organico importante, super Lukaku e la voglia di riscattarsi dalle critiche.
Inter, contro il Real è la "tua" partita© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Inter-Real non sarà una partita come le altre. Sarà "la" partita. Almeno per l'Inter. In palio non ci sarà "solo" la possibilità di continuare a rincorrere la qualificazione agli ottavi di Champions, ma qualcosa di più. Ai nerazzurri serve una vittoria per far scoccare la scintilla e per dare una svolta alla stagione. Un'impresa per dare coraggio a una formazione che finora ha più stentato che impressionanto. Sotto questo aspetto, il Real Madrid è l'avversario perfetto per "cambiare" l'annata. E' abbastanza forte e abbastanza blasonato per consentire al gruppo, in caso di impresa, di lasciarsi alle spalle una volta per tutte le difficoltà che non gli hanno finora permesso di esprimere il grande potenziale che ha. E' "la" partita giusta, la migliore possibile per obbligare l'Inter a diventare... la vera Inter.

Ora la svolta

Conte in conferenza stampa è stato impeccabile: "Il salto di qualità dobbiamo farlo perché ancora non è successo. Le chiacchiere stanno a zero e ora contano solo i fatti, quindi assumiamoci tutti le nostre responsabilità. Se ancora non siamo riusciti a dare una svolta, non è detto che non ci riusciremo". Il quadro dipinto è perfetto: c'è un'Inter messa spalle al muro dalla classifica non buona e dalla forza dell'avversario; in più ci sono i numeri di una stagione in cui di vittorie ne sono arrivate solo 4 in 11 sfide. E poi ci sono le critiche contro l'Inter, "stilettate" che lo stesso tecnico e Lukaku hanno alimentato denunciando nel dopo gara contro il Toro le pecche commesse. Alla Pinetina si sentono sotto assedio e i "nemici" sono tanti: dai risultati negativi, alla corrazzata Real passando per chi sottolinea il rendimento e il gioco non brillanti mostrati finora. Ce n'è abbastanza per compattarsi e per andare, con la forza dell'orgoglio, alla caccia di un'impresa. In passato, proprio ad Appiano e dintorni, è successo così. La storia si ripeterà?
 

Real ideale

Ma torniamo al Real incerottato che arriva a Milano. Batterlo, farebbe capire all'Inter che è capace di centrare qualsiasi impresa. La rafforzerebbe nella testa, nel cuore e nello spirito. Forse manca solo questo a una squadra che, a livello d'organico, ha (quasi) tutto per volare e che invece finora è stata zavorrata da errori difensivi (in 9 incontri su 11 ha subito almeno un gol), da una manovra che non decolla (la palla circola troppo lenta) e da una scarsa cattiveria sottoporta (rispetto al passato le occasioni da gol create sono di più, ma non sempre vengono tradotte in reti). Se di fronte domani sera ci fosse lo Shakhtar Donetsk o il Borussia Mönchengladbach, anche in caso di successo, forse la molla non scatterebbe. Per sentirsi davvero grande, questa Inter ha bisogno di un'impresa. Ecco perché il Real è l'ideale. "Se i risultati finora non sono arrivati, dobbiamo guardarci dentro e capire dove dobbiamo fare meglio" ha tuonato Conte. Serve gettare la maschera per non rimediare una figuraccia, ma soprattutto per vivere un 2020-21 da Inter.


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