Cessione Inter: quattro setttimane per la verità

Discorso avviato con BC Partners ma sono in ballo anche Fortress e il fondo saudita, ultimo arrivato
9) Inter - Zhang Jindong, 7,3 miliardi di euro© ANSA
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Un mese per la verità. Alla fine di marzo, infatti, mancano solo 4 settimane e per quel momento tutte le carte dovranno essere sul tavolo, tra prestito ponte (lo scenario più complicato) e le offerte del Public Investment Fund dell’Arabia Saudita, di Bc Partners e di Fortress. Sono troppe le scadenze da rispettare perché Suning non dia un’indicazione chiara su quali siano i suoi piani e, quindi, su quello che sarà il futuro dell’Inter. Il nodo fondamentale da sciogliere per il club nerazzurro, insieme ad una tranche di interessi per il doppio bond da 375 milioni, è la licenza Uefa, senza la quale non si potrà prendere parte alla prossima Champions. Per ottenerla occorre essere in regola - appunto al 31 marzo - con il pagamento dei cartellini dei giocatori e, in base all’ultima circolare dell’organismo europeo, non avere arretrati superiori al 15% per quanto riguarda gli stipendi dei tesserati. [...]

OPERAZIONE IBRIDA

Ad ogni modo, tocca a Suning trovare le risorse per mettersi in regola. Il messaggio, rimbalzato da Nanchino, è che ogni impegno verrà rispettato. Come, però? Steven Zhang confida ancora di ottenere un prestito ponte di almeno 200 milioni di euro, così da arrivare a fi ne stagione e, possibilmente, festeggiare lo scudetto da presidente. Il padre, invece, è dell’idea di cedere il club, preferibilmente subito. Il doppio scenario, però, potrebbe fondersi in un’operazione ibrida, vale a dire attraverso un’iniziale nuovo finanziamento a cui poi seguirebbe l’acquisto, via equity, di quote azionarie. E’ la proposta, in forma preliminare che, negli ultimi giorni avrebbe presentato il fondo americano Fortress, specializzato in debiti deteriorati. Ma si tratta di una formula che potrebbe interessare anche Bc Partners, ovvero il primo soggetto che si è fatto concretamente avanti per rilevare il club nerazzurro, che ha già completato la due diligence e che ha già avanzato un’off erta per una valutazione complessiva del club di 750-800 milioni.

PIF COMINCIA DAL 30%?

Le trattative con il fondo inglese stanno andando avanti, ma il campo potrebbe essere sbaragliato dallo scatto di un terzo interlocutore, ovvero il Public Investment Fund dell’Arabia Saudita. Stando a indiscrezioni provenienti dal mondo arabo, sul tavolo ci sarebbe un potenziale investimento di 300 milioni per circa il 30% del club nerazzurro. Significa che, almeno inizialmente, il controllo resterebbe nelle mani di Suning che detiene il 68,55% delle azioni. Sempre che la quota oggetto delle trattative non sia quella in possesso di Lion Rock, il fondo strettamente collegato alla stessa Suning, che ha a suo vantaggio un’”opzione put” per rivendere la sua quota al gruppo di Nanchino per 167,7 milioni più bonus.

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