Il giorno della verità è ormai alle porte. La chiusura dell’operazione con Oaktree, i cui dettagli vengono riferiti a parte, ha avuto come conseguenza un’accelerazione alle tempistiche del confronto tra Conte e Steven Zhang, allargato evidentemente anche a Marotta e Ausilio, tutti con il contratto in scadenza nel 2022 al pari dell’allenatore. Stando ai rumors circolati ieri, la riunione potrebbe andare in scena già oggi, Nel caso, però, solo nel tardo pomeriggio, visto che il tecnico nerazzurro, dopo l’allenamento del mattino, ha anche un altro impegno. Dall’Inter, tuttavia, sono piovute smentite, con tanto di generico rinvio ai prossimi giorni. In realtà, non è il caso di escludere nulla. Un depistaggio non sarebbe una sorpresa. E le prossime ore si annunciano molto calde.
La strategia di Zhang
Ad ogni modo, l’accordo con Oaktree darà a Zhang jr. argomenti significativi da portare all’attenzione di Conte. Per l’immediato, infatti, l’Inter ha risolto i suoi problemi di liquidità e, in prospettiva, il club acquisirà maggiore solidità. Poi si tratterà di capire come impostare il progetto. Resta, infatti, la necessità di ridurre i costi. Quindi, obbligatoria una sforbiciata al monte ingaggi, mentre il saldo finale del mercato dovrà comunque essere in attivo. Ma se verranno piazzati gli elementi ritenuti non più funzionali e alcuni di quelli considerati sacrificabili, si dovrebbe riuscire di ridurre al minimo le partenze tra i pezzi più pregiati.
I dubbi di Conte
Il pallone, comunque, è tra i piedi di Conte. Tocca a lui decidere se ciò che gli prospetterà Zhang sarà sufficiente per convincerlo a proseguire l’avventura. Ovvio che accettare un ridimensionamento, ma, davanti alla garanzia di non dover affrontare le difficoltà di questa stagione, potrebbe comunque scegliere di rimanere, forte di un ruolo sempre più centrale all’interno del club. Del resto, non può essere nemmeno trascurato il suo contratto che, per la prossima stagione, gli assicurerà 13 milioni di euro netti. Al momento non ha altre offerte sul tavolo. Ci sono stati gli interessamenti di Tottenham e Arsenal, peraltro in questo momento club non di prima fila in Premier, ma senza ulteriori passi avanti. Insomma, in caso di addio, andrebbe trovato un accordo per transare.