Dumfries da blindare: così cambia il piano dell’Inter

Nerazzurri tra strategie ed esigenze: l’anno scorso difesa intoccabile, ora uno dei tre dietro può partire: l’olandese, Lautaro e Barella sono gli incedibili di Inzaghi
Denzel Dumfries, 26 anni, esterno destro (Bellanova)© Getty Images
Andrea Ramazzotti
4 min

MILANO - Rispetto a un anno fa il mercato in uscita dell'Inter è cambiato a 360 gradi. Lo scorso giugno, quando si era insediato alla Pinetina, Inzaghi aveva chiesto di non toccare la difesa: la riteneva un punto fermo da cui ripartire e l'input dato era quello di fare il possibile per trattenere Skriniar, De Vrij e Bastoni, l'argine sul quale costruire la caccia alla seconda stella. L'ex allenatore della Lazio sperava che dopo Hakimi, in pratica già venduto prima della sua firma, non partisse neppure Lukaku, ma come è andata poi la storia di Big Rom, ormai lo sanno tutti. Adesso, a dodici mesi di distanza, è tutto diverso: i dirigenti e il tecnico di Piacenza non vogliono assolutamente perdere Lautaro Martinez, autore di 25 reti e considerato il punto fermo per l'attacco, la cerniera centrale della mediana, composta da Barella, Brozovic e Calhanoglu, oltre a Dumfries, anche perché è già andato via a parametro zero Perisic. Sostituire entrambi gli esterni titolari del 3-5-2 (anche se il nuovo mancino c'è già in rosa, ovvero Gosens, acquistato a gennaio) sarebbe complicato. Anzi, forse sarebbe il danno peggiore in assoluto... Meno difficile, secondo la strategia messa a punto in viale della Liberazione e alla Pinetina, rimpiazzare uno o due "pezzi" là dietro. Specialmente con elementi abituati a giocare a tre come Bremer e Milenkovic.

Skriniar e poi...

Un distinguo però va fatto: l'Inter non intendere cedere contemporaneamente Skriniar e Bastoni. Al massimo potrebbe far partire il primo e De Vrij. Su Milan, valutato 80 milioni, c'è forte il Psg che ha preannunciato un rilancio intorno a quota 70 dopo la prima offerta da 50 più 10 di bonus. Magari la proposta ufficiale arriverà domani perché a Parigi sanno che il Chelsea è in agguato. Se non ci saranno sorprese, sarà Skriniar... il sacrificato (eufemismo visto che giocherà insieme a Messi e Mbappé, per giunta con un ingaggio super) e Bastoni resterà in nerazzurro. Quanto a De Vrij, al momento non c'è trattativa per il rinnovo del contratto. Se Milan non se ne dovesse andare, a settembre firmerebbe un nuovo accordo con l'Inter a 5 milioni netti più bonus a stagione (adesso ne percepisce quasi 4). L'olandese non pare disposto a imitarlo e tutto lascia pensare che, se non sarà ceduto adesso, se ne andrà a parametro zero tra 12 mesi. Ecco perché se arrivasse una proposta per l'ex Lazio, Marotta, Ausilio e Baccin ci penserebbero e alla fine vincerebbe la... ragion di stato: cedere due pezzi della difesa titolare pur di salvare in particolare Dumfries, Barella e Martinez.

Prezzi e assalti

Le voci di un interessamento del Liverpool per Barella sono le ultime venute fuori. Prima c'erano state quelle del Tottenham per Martinez e quelle del Chelsea per Dumfries. In alcuni casi si tratta di qualcosa di più rispetto a voci perché, per esempio, i Blues considerano l'esterno olandese il loro primo obiettivo per la corsia di destra e nei prossimi giorni torneranno a bussare alla porta nerazzurra. La richiesta sarà di 60 milioni ovvero 4 volte quello che i dirigenti interisti lo hanno pagato. Basterà per spaventarli? Barella, complice il rinnovo e il ruolo chiave che ha sia per Inzaghi sia per il ct Mancini, viene valutato 90 milioni, gli stessi da mettere sul tavolo per "tentare" Lautaro. L'Inter è diventata una bottega cara perché ha l'ambizione di vendere solo chi ritiene... più sostituibile. Lo scorso anno non è successo perché Lukaku era giudicato l'unico incedibile ed è stato lui a fare le valigie. Quest'anno la speranza è di riuscire a indirizzare le partenze. Di certo, anche con l'arrivo di Lukaku e Dybala, per Inzaghi perdere oltre a Skriniar, uno tra Dumfries, Barella e Martinez sarebbe un colpo durissimo, difficile da assorbire mantenendo ambizioni di scudetto.


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