Inter, sequel Lukaku: una nuova trama

L'’attaccante belga sarà a Milano martedì o mercoledì per test medici e visite di idoneità: il film celebrativo per il suo ritorno è già al montaggio
Inter, sequel Lukaku: una nuova trama© Inter via Getty Images
Pietro Guadagno
4 min

MILANO - Si avvicina il Lukaku-Day. La scadenza è il 30 giugno: per completare il trasferimento, oltre giovedì prossimo non si può andare, altrimenti addio benefici del Decreto Crescita. Rischi, evidentemente, non ce ne sono. Inter e Chelsea hanno trovato l’accordo martedì scorso: 8 milioni per il prestito annuale, più altri 5 come premi legati alle vittorie della squadra, quindi non soltanto allo scudetto. A questo punto, si tratta solo di sistemare gli ultimi dettagli e di stilare i contratti. Possibile che venga completato tutto nel weekend, ma se necessario ci sarà una piccola appendice lunedì. In ogni caso, tutto lascia credere che Big Rom sbarcherà a Milano tra martedì o massimo mercoledì, se non altro per tenersi comunque un margine di sicurezza. A quel punto, dovrà sostenere le visite mediche, come di consueto quelle del club all’Humanitas di Rozzano e quelle di idoneità al Coni in via Piranesi. Quindi il trasferimento in sede per le firme e gli annunci.

Non come gli altri

Inter Media House già da qualche giorno ormai è stata allertata. Il video di presentazione per i nuovi acquisti è ormai un classico, ma l’idea è di creare qualcosa di speciale per il ritorno del “figliol prodigo”. Sono in via di allestimento pure quelli dei vari Onana, Mkhitaryan, Asllani e Bellanova (imminenti le visite mediche per questi ultimi due), ma l’attesa evidentemente è soprattutto per il totem belga. Qualcuno ricorderà il video dell’agosto di 3 anni fa, con Lukaku che appariva come un gigante alto tanto quanto il palazzo della sede di viale Liberazione e il suo “faccione” che spuntava dalle finestre degli uffici. Ovvio che il tema sarà differente, ma si punta a qualcosa di altrettanto "grande" impatto.

Evoluzione di gioco

Il resto lo farà il campo. È lì infatti che Lukaku dovrà fare la differenza, come era stato capace di fare nei suoi primi due anni nerazzurri. Anche l’Inter, però, dovrà cambiare rispetto all’ultima stagione. Senza più Hakimi e, appunto, Big Rom, Inzaghi aveva dovuto mutare identità alla squadra: meno ripartenze e verticalizzazioni veloci, più palleggio e gioco manovrato. Significa che con un ideale orologio del tempo, si tornerà indietro di un paio d’anni. E se qualcuno ha qualche dubbio sulla capacità del tecnico piacentino di riadattare o di rimodellare l’impronta di gioco, che si vada a rivedere come giocava la sua Lazio. Immobile è un giocatore di profondità, come è il bomber belga: si tratta solo di trovare il modo migliore per innescarlo. Peraltro, Lukaku non è nemmeno un oggetto sconosciuto per Inzaghi. È vero che l’ha avuto a disposizione solo per pochi giorni un anno fa. Ma gli sono bastati per comprenderne le potenzialità. Tanto che il suo pressing è stato determinante per spingere Marotta e Ausilio a trovare l’incastro giusto per riportarlo a Milano.

Anti-Milan

Per l’Inter, Lukaku dovrà essere l’uomo della seconda stella. Dovrà essere il trascinatore nella corsa scudetto, dopo che l’ultimo è finito nelle mani del Milan.
Ora le milanesi sono entrambe a 19 tricolori e lo sprint è per chi arriverà prima a 20. E allora, per riuscirci, non può esserci nulla di meglio di chi è stato capace si segnare in tutti i derby disputati: 5 sfide e 6 reti, con 4 vittorie e una sola sconfitta. Senza di lui, delle 4 stracittadine della scorsa stagione, i nerazzurri ne hanno vinta soltanto una, il ritorno in semifinale di Coppa Italia.
E quella persa in campionato ha finito per cambiare il corso dello scudetto. Big Rom è tornato anche per far sì che non accada più…


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