Juve-Inter, il potere ancora a Calhanoglu

Gli ultimi due successi nerazzurri portano la sua firma: ha convinto Inzaghi a dargli fiducia allo Stadium
Juve-Inter, il potere ancora a Calhanoglu© Inter via Getty Images
Pietro Guadagno
4 min

MILANO - A Torino guiderà ancora Calhanoglu. Non che ci fossero dubbi particolari. È vero che, a meno di sorprese, Brozovic tornerà tra i convocati - ieri ha svolto l’intero allenamento del gruppo - ma in questo momento il turco offre ampie garanzie. Del resto il croato, al di là della guarigione, ora deve ritrovare la condizione. E Inzaghi non cambierà fisionomia a centrocampo né contro Bologna né contro l’Atalanta, ovvero le ultime due gare che mancano prima della sosta Mondiale. Poi, a gennaio, si vedrà. Fermo restando che non è il caso di mettere in discussione Brozovic, che ha svoltato la sua carriera quando Spalletti l’ha trasformato in regista. Per poi essere decisivo sia nell’Inter scudettata di Conte sia in quella guidata da Inzaghi che ha conquistato Supercoppa e Coppa Italia.

Vice in casa

Insomma, tutto lascia credere che “Epic” riprenderà il suo posto quando il campionato riprenderà nel 2023. Certo è che Calhanoglu, nel ruolo di regista, ha davvero stupito e non ne ha fatto sentire la mancanza. E pensare che, nella scorsa stagione, contro la Fiorentina, con Brozovic assente, Inzaghi aveva sistemato proprio lui davanti alla difesa, ma senza un gran successo: come, nella stessa posizione, era già capitato a Barella prima e a Vecino poi. Così, questa estate, Marotta e Ausilio erano subito andati alla caccia di un vice di ruolo per il croato, puntando sul ventenne Asllani. L’ex Empoli si era comportato bene in precampionato, ma nelle partite vere è emersa la sua inesperienza. Così, quando Brozovic si è fatto male, Inzaghi gli ha subito dato un’occasione, contro la Roma, ma poi è andato dritto su Calhanoglu. Una scelta più che azzeccata, visto nella sua “prima” di lusso, con il Barcellona come avversario, il turco non solo ha fatto il perno della mediana, ma ha pure segnato il gol vittoria.

Vittime prestigiose

Peraltro, l’ex Milan è decisamente abituato a segnare gol pesanti, o comunque contro avversari di primo livello, anche se spesso sono arrivati dal dischetto del rigore. Nella scorsa stagione, infatti, tra le sue vittime ci sono stati il Milan, il Napoli, la Roma e la Juventus. Anzi, la squadra bianconera ha pagato dazio ben due volte, perché, oltre che in campionato, Calhanoglu ha colpito pure in Coppa Italia. Lo ha fatto, come già ricordato, trasformando due penalty. Con il dettaglio che nella sfida allo Stadium, il suo primo tentativo era stato disinnescato da Szczesny. Causa invasione, però, è scattata la ripetizione e il suo piede non ha più tremato. Era lo scadere di un primo tempo molto sofferto per l’Inter, ma quel gol è poi bastato per prendersi il successo. Calhanoglu ha tremato ancora meno all’Olimpico per la finale di Coppa Italia. I nerazzurri erano sotto 1-2: strappato il pareggio, hanno lanciato lo sprint nel supplementare, sollevando poi il trofeo.

Primavera

Insomma, Calhanoglu ha messo la sua firma sugli ultimi due successi interisti sulla Signora. Ovviamente Inzaghi si augura che riesca ripetersi anche domenica, per quello che diventerebbe un tris clamoroso, o un poker considerando pure la Supercoppa dello scorso gennaio, ma con il turco a secco. Nel nuovo ruolo, però, il tecnico piacentino gli chiede innanzitutto equilibrio e copertura. In questo senso è risultato addirittura più efficace di Brozovic, grazie alla capacità di intuire le linee di passaggio degli avversari. Ad ogni modo, in una stagione e poco più, Calhanoglu si è conquistato un ruolo di primo piano nell’impianto nerazzurro: ingaggiarlo dopo il contratto scaduto con il Milan, dunque, è stato un vero colpaccio. E visto che il suo contratto è in scadenza nel 2024, non sarebbe una sorpresa se la prossima primavera cominciassero i primi discorsi per il rinnovo.


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