Inter, Calhanoglu padrone del centrocampo: Brozovic non è più incedibile

Il turco garantisce più equilibrio e Inzaghi lo vuole vertice basso: il croato non è più indispensabile e la sua cessione ora è possibile
Inter, Calhanoglu padrone del centrocampo: Brozovic non è più incedibile© Inter via Getty Images
Pietro Guadagno
4 min

MILANO - Regia, il sorpasso è tratto? All’apparenza potrebbe essere così. E con ogni probabilità sarà Calhanoglu a piazzarsi davanti alla difesa domani sera contro il Porto. Ma attenzione a dare per certificato il ribaltone sulla poltrona da direttore di orchestra. Brozovic, insomma, è ancora “vivo”. Deve, però, recuperare la condizione, dopo l’ultimo infortunio, che non è stato il primo della stagione. Insomma, in questo momento, da vertice basso, il centrocampista turco dà maggiori garanzie. Lo si è visto anche contro l’Udinese. Il croato tornava titolare, mentre l’ex-Milan cominciava in panchina, per un meritato riposo. Ecco, nonostante un buon inizio, la regia di Brozovic non è stata così efficace. E, in aggiunta, c’è stato pure l’errore sul temporaneo pareggio friulano, quando si è subito proiettato in avanti per partecipare al contropiede, lasciando però scoperta la mediana. L’ingresso di Calhanoglu, invece, ha dato immediatamente un ritmo maggiore alla manovra: in sostanza il pallone viaggiava più rapidamente. Ed è stato proprio lui ad avviare la ripartenza per il raddoppio di Mkhitaryan.

Evoluzioni

Significa che Calha è diventato più bravo di Brozo? Anche a questo interrogativo non è il caso di dare una risposta troppo precipitosa. Di certo, a differenza di un anno fa, quando solo un paio di partite saltate dal croato avevano messo in crisi l’impianto di Inzaghi, adesso la sua assenza può essere assorbita, per di più con ottimi risultati. È indubbio, infatti, che il turco si sia calato alla perfezione nel ruolo, che non è del tutto inedito per lui, ma nel quale, in passato, non si era mai espresso a questi livelli. Anche nella scorsa stagione, Inzaghi, lo provò in quella posizione, ma senza ottenere adeguate risposte. Occorre sottolineare pure un altro aspetto: Calhanoglu e Brozovic interpretano in modo diverso i compiti del regista. Hanno qualità e visione di gioco, ma il turco, probabilmente, dà più equilibrio, nel senso che è sempre attento a non sguarnire la sua zona di competenza e non rischia mai nel tenere il pallone tra i piedi. Il croato, invece, è più verticale e intuitivo nelle giocate. L’ideale per Inzaghi è che possano tornare a giocare insieme, come avevano già fatto alla grande nella scorsa stagione. È solo questione di tempo, quello necessario a Brozovic per togliersi la ruggine ed entrare in forma. Del resto, con questo Mkhitaryan si può andare sul sicuro.

Non più incedibile

Il discorso può cambiare, invece, in vista futura. La nuova condizione, vale a dire quella di “non-indispensabilità”, apre scenari di mercato proprio per il croato, che ha appena compiuto trent’anni e per il quale, alla luce del contratto fino al 2026, la prossima estate potrebbe essere l’ultima per portare una cifra consistente per la sua cessione. Insomma, davanti all’offerta giusta, o davanti a un’opportunità vantaggiosa di scambio (Kessie?), Brozovic non verrebbe più trattenuto. Significa che non sarebbe così sorprendente se Calhanoglu diventasse definitivamente il regista dell’Inter (con Asllani come alternativa): lui, infatti, resterà certamente e con un nuovo contratto, visto che l’accordo per prolungare l’attuale oltre la scadenza del 2024 sembra davvero vicino.


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