Lukaku, Massa ha sbagliato: doveva sospendere Juve-Inter

Dopo il caso Koulibaly, il 30 gennaio 2019 la Figc varò la nuova regola anti-razzisti: in caso di ululati, l'arbitro può imporre lo stop già al primo avvertimento dello speaker, poi può rimandare le squadre negli spogliatoi e, se non bastano 45', il responsabile dell'ordine pubblico può interrompere la partita. Lukaku è stato insultato dall'80': perché Massa non ha fatto nulla?
Lukaku, Massa ha sbagliato: doveva sospendere Juve-Inter© ANSA
Xavier Jacobelli
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Xavier Jacobelli

Dopo Juve-Inter, il designatore Rocchi ha promosso la direzione di Massa, ritenendo corretta la seconda ammonizione a Lukaku, che ne ha determinato l'espulsione, comminata al belga per la sua esultanza rivolta alla curva bianconera dalla quale gli erano stati lanciati contro ributtanti insulti razzisti. Rocchi, come tutti noi, certamente ricorderà il caso Koulibaly. Accade a San Siro, il 26 dicembre 2018: bersagliato dagli ululati razzisti dei barbari annidati sugli spalti, il difensore del Napoli fu addirittura espulso dall'arbitro Mazzoleni per avere applaudito polemicamente dopo essere stato ammonito. Commentò Carlo Ancelotti, all'epoca tecnico dei partenopei: "Abbiamo chiesto per tre volte la sospensione della partita per gli ululati a Koulibaly. Sono stati fatti gli annunci dallo speaker, ma la gara è andata avanti.
Ci sono stati ululati per tutta la partita".

La Figc cambia l'articolo 62 dopo il caso Koulibaly

Il 30 gennaio 2019, la Federcalcio cambiò l'articolo 62 a tutela dell'ordine pubblico in occasione delle partite ne disciplinante la sospensione o l'interruzione delle stesse in caso di razzismo (motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine territoriale o etnica. Prima del 30 gennaio, il protocollo prevedeva: "Annuncio di richiamo agli spettatori tramite altoparlanti, sospensione momentanea della gara dopo il secondo annuncio, sospensione con rientro negli spogliatoi delle squadre ed eventuale interruzione della partita". Dopo il 30 gennaio, già al primo annuncio "l'arbitro può fermare il gioco, di sua iniziativa o su suggerimento del responsabile dell’ordine pubblico designato dal ministero dell’Interno, dei collaboratori della Procura federale o, in loro assenza, del delegato della Lega Serie A. Le due squadre vengono chiamate a centrocampo. Nel caso in cui si ripetano cori o insulti razzisti, il direttore di gara può far rientrare i giocatori negli spogliatoi. Spetterà poi al responsabile dell’ordine pubblico interrompere o meno la partita. Il responsabile dell’ordine pubblico dello stadio designato dal ministero dell’Interno, in sua assenza i collaboratori della Procura federale e, in loro assenza, il delegato della Lega Serie A. Nel caso in cui siano tutti assenti, la decisione spetta all’arbitro. Se l’arbitro non si accorge di manifestazioni di razzismo, tutti gli altri soggetti (se presenti) sono tenuti a segnalarglielo. Una prima volta, le squadre sono riunite al centro del campo, l’arbitro informa i calciatori mentre gli altoparlanti informano il pubblico sui motivi che hanno determinato il provvedimento. Il pubblico viene invitato a interrompere cori, grida e ogni altra manifestazione discriminatoria. Se ci sarà reiterazione, le squadre andranno negli spogliatoi per 45 minuti. A quel punto si sceglierà se ripartire o procedere con lo stop definitivo della partita. In ogni caso la decisione spetta al responsabile per l’ordine pubblico. Oltre i 45 minuti, l'arbitro dichiarerà chiusa la gara". L'articolo 17 del codice di giustizia sportiva prevede sanzioni che vanno dalla multa, alla sconfitta tavolino, alla squalifica del campo.

Il rapporto degli ispettori dopo Juve-Inter

Nel rapporto degli ispettori federali in calce a Juve-Inter si legge che dal minuto 80, dopo che Massa mostra il cartellino giallo a Lukaku per il fallo su Gatti, "all'indirizzo dell'interista sostenitori della Juventus occupanti il primo anello della Tribuna Sud intonavano versi di discriminazione razziale. Versi consistenti nella riproduzione del verso della scimmia ("Uhh Uhh") venivano effettuati dalla maggioranza dei 5.034 spettatori nel settore e veniva percepito da tutti e tre i delegati della Procura Federale". Accadde al minuto 80: perché Massa non ha ottemperato al regolamento anti-razzista? Perché non ha fatto ciò che prescrive l'articolo 62? Ma quand'è che capiamo che, in caso di ululati razzisti, bisogna fermare la partita? Quand'è che applichiamo il regolamento?


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