Riscossa Inzaghi: questa è finalmente la sua Inter

Simone ha studiato la gara tra Lazio e Torino. La panchina resta in bilico e l'Europa diventa decisiva
Riscossa Inzaghi: questa è finalmente la sua Inter© Inter via Getty Images
Fabrizio Patania
2 min

Inzaghi in full immersion. La mattinata trascorsa ad Appiano Gentile, alle cinque del pomeriggio era davanti alla tv, nel salotto di casa, zona Brera, per studiare Lazio-Torino. Il pensiero proiettato al lunch match di domenica. Un tuffo al cuore, perché il cordone ombelicale con Roma e il club biancoceleste non lo ha mai reciso. Una tappa forse decisiva in relazione alla corsa Champions, come imposto da Zhang e Marotta: l’Inter deve piazzarsi tra le prime quattro, altrimenti vanificherebbe una stagione pazzesca extra campionato: Supercoppa in bacheca schiantando il Milan a Riyad, la finale di Coppa Italia a Roma il 24 maggio, il doppio derby in semifinale di Champions. Poco più di un mese davanti per prendersi tutto o quasi: è la sfida di Simone, a cui ora preme mettere sotto Sarri. Quel 3-1 subìto all’Olimpico, nel girone d’andata, non l’ha mai digerito.

La Lazio nei suoi pensieri

E la Lazio, nei suoi pensieri, è ancora al primo posto ogni volta in cui finiscono le partite dell’Inter. Ventidue anni di vita e di carriera. La casa e gli amici. Il percorso da centravanti e da allenatore. Un cacciatore di trofei, specialista nel dentro o fuori, anche ai tempi in cui allenava la Primavera. Dicono, per smontarlo, che le finali si preparano da sole. E allora bisognerebbe snocciolare i risultati dei predecessori. L’Inter non arrivava così avanti in Champions dalla stagione del triplete di Mourinho (2009/10). Spalletti e Conte, in tre anni, non erano mai riusciti a superare il girone. Simone, alla prima partecipazione, ha condotto agli ottavi la Lazio dopo vent’anni. Si è ripetuto nella passata stagione, arrendendosi al Liverpool di Klopp e ora guarda a Istanbul come ultima spiaggia per tenersi la panchina. Pensate, potrebbero confermarlo solo da campione d’Europa, 11 sconfitte in 31 partite di campionato sono tante, ma può piazzare la doppietta Supercoppa-Coppa Italia per il secondo anno di fila. Quarta finale in sette anni di carriera e sette trofei (compresa Lazio) in bacheca. Certi numeri non vengono fuori da soli. Zhang e Marotta, con 80-90 milioni di ricavi Champions al sicuro, e liminando la Juve hanno incassato un’altra decina di milioni. Mica un piatto di bucatini.


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